Si torna a gareggiare anche se non siamo proprio “pronti-pronti”. Su Correre di luglio, suggerimenti su come sfruttare quello che si ha percorrono i contributi, ad esempio, di Orlando Pizzolato, Daniele Vecchioni e Luca De Ponti. Un approccio in fondo nuovo che diventa esplicito nel contributo di Lorenzo Falco: due programmi di quattro settimane l’uno, per raggiungere una condizione sufficiente a condurre in porto una 10 km o una mezza maratona, non da primato personale, certo, ma senza danni né troppe delusioni.
L’estate ci sta restituendo la normalità della corsa. Non del tutto, visto che alle gare si continua ad applicare il protocollo anti-Covid: distanziamento in partenza e mascherina per i primi 500 metri, anche se sull’applicazione di questa procedura registro una crescente leggerezza da parte dei runner e relativa tolleranza da parte dei giudici di gara.
Partecipare, non importa come
Le corse sono tornate e questo è l’importante. Si torna a gareggiare anche se non siamo proprio “pronti-pronti”. Ma questa non è la priorità, quello che conta è esserci. Correre di luglio è calibrato su questo aggiornamento-revisione della classifica dei valori della corsa che la pandemia ci ha imposto (ma anche regalato): la vittoria è tornare al via, pazienza se al traguardo le cose non saranno andate come eravamo abituati un tempo. Una visione della corsa che in fondo non è così distante dallo storico “l’importante è partecipare”, motto dei Giochi olimpici che a loro volta, dal 23 luglio in poi, finalmente si svolgono.
Valorizzare e sfruttare l’allenamento già svolto
Suggerimenti su come sfruttare quello che si ha percorrono i contributi, ad esempio, di Orlando Pizzolato, Daniele Vecchioni e Luca De Ponti; un approccio in fondo nuovo che diventa esplicito nel contributo di Lorenzo Falco: due programmi di quattro settimane l’uno, per raggiungere una condizione sufficiente a condurre in porto una 10 km o una mezza maratona, non da primato personale, certo, ma senza danni né troppe delusioni.
Tokyo, finalmente
Dei Giochi di Tokyo si parla soprattutto nella sezione dedicata alle calzature: un ampio dossier (firmato da Filippo Pavesi e dagli allenatori Giorgio Rondelli e Maurizio Cito) permetterà ai lettori di non stupirsi della probabile, ulteriore ondata di risultati stellari che potrebbero caratterizzare le gare a cinque cerchi, anche se nel mezzofondo resta aperta la possibilità di un’interpretazione tattica delle gare olimpiche.
Buona lettura e (soprattutto ora) buona corsa.