“Le dipendenze” sono un tema che fa capolino in più di un articolo di Correre di aprile. Nella giornata di sabato 13 aprile, ad esempio, Correre è media partner di un incontro con i ragazzi delle scuole di Crotone per raccontare i benefici del fitwalking. Lo organizza la sezione di Crotone della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) con l’obiettivo di contrastare il tabagismo nel microcosmo scolastico, abbassando al minimo i sintomi di astinenza da nicotina, riducendo la sensazione di stress (che è in parte responsabile del desiderio di fumare) e stimolando la produzione di endorfine.
Sempre di dipendenze parla, in fondo, Fabrizio Angelini, nel suo dossier sui rischi insiti nel consumo di alcol, abitudine spesso non priva di conseguenze drammatiche sulla vita delle persone, ma comunque dannosa anche per i runner. In qualche modo, con questo articolo molto approfondito il nostro esperto di nutrizione e malattie metaboliche dà seguito al suggerimento dato su Correre di marzo, quando su nostro invito scrisse i consigli di medico-runner per cominciare a correre, primo fra tutti: “abbandonare la cattiva abitudine di aperitivi e apericena come se non ci fosse un domani”.
“L’alcol etilico o etanolo è una sostanza tossica” viene precisato nell’articolo di Angelini su Correre di aprile. Lo stesso è documentato per la nicotina.
Finite le “dipendenze”?
Purtroppo no.
È tossica anche la sedentarietà, che caratterizza molte vite lavorative, minando il fisico e generando stress che avvelena la mente e spinge verso il cibo spazzatura, i drink, il fumo. In proporzione alle tante ore che passiamo immobili o con poco movimento, l’ora o le decine di minuti che dedichiamo alla corsa rischiano di ridursi a un mero effetto placebo. Contro questa “tossicità di vita” a cui in tanti siamo esposti si battono molti degli autori che contribuiscono alla ricchezza dei contenuti di Correre, come lo stesso Angelini o Daniele Vecchioni quando insistono con gli “snack motori” (cinque miseri minuti, almeno ogni una-due ore di immobilità alla scrivania o in auto), o come Luca De Ponti, che in questo numero indica e analizza le 11 cause più frequenti di un infortunio muscolare: se ci pensate, all’origine di ognuna di quelle undici cause c’è una nostra cattiva abitudine, fosse anche solo quella di non accettare che gli anni passano e il nostro corpo cambia.
Alla luce di tutto questo rischiare quotidiano, le ore di luce (e vitamina D) che la bella stagione sta già cominciando a regalarci sono un farmaco gratuito che è un delitto non utilizzare.
Buona corsa dunque, vero farmaco “detox” ampiamente spiegato e promosso su Correre di aprile.