Zona Mista – Wada come Wada

Zona Mista – Wada come Wada

09 Novembre, 2015

Non si può mai stare tranquilli. Ci si alza al mattino con l’intento di parlare del cross che ha dato inizio alla sua asfittica campagna invernale (prima parte), almeno per quanto riguarda il calendario di casa nostra.

L’idea era di celebrare Federica Del Buono che dopo 7 mesi tornava a far parlare di se, in primis per aver vinto il cross di Levico Terme, poi per aver dichiarato che avrebbe preso parte alla stagione invernale sui prati e non sotto tetto.

Invece? Invece si deve parlare della grande bufera che ha investito l’atletica mondiale. In soldoni, dopo l’arresto, o meglio il fermo della polizia francese all’ex presidente della Iaaf Lamine Diack, si viene a sapere che nel contesto della federazione mondiale si era pensato bene di intascare sonanti dollaroni per nascondere la positività di alcuni atleti alle ultime Olimpiadi di Londra 2012.

Lunedì 9 novembre l’agenzia mondiale Wada ha emesso una sorta di sentenza che ha dell’incredibile: squalificare l’intera federazione russa. Il documento di ben 323 pagine per un lavoro durato 11 mesi dimostrerebbe che in Russia erano conniventi un po’ tutti (Iaaf compresa). In questo caso per la Russia niente Olimpiadi, Mondiali e Europei. Si sono tirati in ballo anche i servizi segreti, di tutto e di più. Cosa non si fa per vincere!

La federazione ex sovietica aveva già squalificato ben 5 marciatori ora, pare che si debba liberare di personaggi come Maria Savinova e Ekaterina Poistogova (oro a e bronzo a Londra negli 800). Giovedì scorso erano partite squalifiche (cinque) per doping: Maria Konovalova (maratoneta) cancellati tutti suoi record compresa la vittoria alla maratona di Chicago, sospesi i velocisti Bredikhin e Khopolov, oltre a Marya Bespalova, nomi che al grande pubblico italiano e anche agli addetti ai lavori dicono forse poco, ma che testimoniano la fitta rete di atleti caduti in disgrazia.

Si chiede alla nuova dirigenza Iaaf di intervenire di fare piazza pulita. Lavoro assai improbo per Sebastian Coe eletto lo scorso agosto (era vice di Diack…) il quale per ora dichiara che i risultati sono allarmanti, di prendere tempo per analizzarli, intanto verrà aperto un procedimento contro la federatletica russa. Insomma, si deve attendere, ma se Coe vuole essere personaggio credibile dovrebbe ripulirsi di certi personaggi che gravitano in questo mondo.
Non è facile, ma da quel grande atleta che è stato e da ex-rappresentante della Camera dei Comuni di Londra deve essere in grado di fare quella pulizia che è stata, forse, l’arma vincente della sua elezione. Gli atleti lindi e puliti devono essere protetti. Ci si ferma qui.

Nel frattempo Coe ha pensato bene di annullare il consueto Gala di fine novembre. Il resto alla prossima puntata come nei romanzi d’appendice. E pensare che avrei voluto scrivere oltre che del cross anche della campagna acquisti della Juventus…. Pardon delle Fiamme Gialle che si sono accaparrati giovani imberbi non ancora studenti universitari.

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