La regina si è presentata con un primato del mondo. Dopo lame, piscine, bacini lacustri, poligoni di tiro, campi da rugby a sette, calcio, palestre per il volley e il basket, l’atletica piazza subito la sua stoccata, il suo affondo, la gara da trasmettere alla storia.
Ci ha pensato un’esile africana, etiope per l’esattezza, che risponde al nome di Almaz Ayala a cancellare nella storia un primato che sapeva non solo di antico, ma come il telecronista Rai ha affermato, puzzava di zolfo.
Nei 10.000 con una gara spettacolare, esaltante, intensa, mozzafiato è stato letteralmente cancellato un primato vecchio di 23 anni, della cinese Wang (Pechino 29’31”78) con un’incredibile 29’17”45. Ayala che ha corso due frazioni di gara in 14’46” i primi 5000 e in 14’31” i secondi era la grande favorita della prova in Brasile, dà la dimostrazione che potrebbe (condizionale d’obbligo) essere la prima donna a scendere sotto i 14’ nei 5000!
Wang Yunxia antica detentrice del primato, fu una delle ragazze allenate dal guru cinese Jurhen Ma che sosteneva di fare ingurgitare alle sue allieve sangue di tartaruga! Cinesi che avevano monopolizzato il mezzofondo ai mondiali di Stoccarda nel 1993.
Un record nella giornata d’apertura è un buon viatico per un’ Olimpiade, dove sarà assai difficile vederne altri. Nella stessa gara Veronica Inglese “miss sorriso” è arrivata assai lontana, 30º in 32’11”67 (è caduta dopo un paio di km) e la prima “vera” europea è la norvegese Grodval 31’14”07, nona, a poco meno di 2’ dalla vincitrice. Questo il divario tra l’Africa e l’Europa. Ottimo il secondo posto di Vivian Cheruyot (Kenya) e il terzo di Tirunesh Dibaba, altra grande interprete dei 5000 (oro ai Mondiali di Parigi 2003, Helsinki 2005, e Olimpiadi di Pechino 2008.
Marcia Avevate dei dubbi? Onestamente io no. La Cina non è vicina, è vicinissima, anzi “vincentissima”. Nella 20 km gli allievi di Sandro Damilano fanno il bis. Vince Zhen Wang, che era il favorito, sul connazionale Zelin Cai, in una prova disputatasi sul lungomare di Copacabana. Il “mite” Matteo Giupponi è finalista con uno splendido ottavo posto. Il bergamasco allenato da Gianni Perricelli lo rivedremo nella 50 con De Luca e Caporaso.