La maratona è femmina. Quest’oggi dopo aver vissuto davanti alla tv la gara più lunga dei Giochi, posso affermare che almeno per i nostri colori, quelli azzurri, la gara sui fatidici 42km e 195 metri è territorio di conquista di donne che sono mamme, mogli e con tanto di prole.
Alla partenza tre “signore”: Valeria Straneo anni 40, maritata 2 figli, ex insegnante d’asilo, Catherine Bertone, 44 anni, pediatra all’ospedale di Aosta, 2 figli, Anna Carmela Incerti, 36 anni, professione atleta, mamma di una bimba.
La maratona si sa è una brutta bestia, specie se si corre con il caldo, nessuna delle nostre tre azzurre aveva ambizioni di successi e neppure di medaglie. Valeria tornava dopo 2 anni a gare di una certa valenza, Catherine, era alla sua seconda esperienza in azzurro, Carmela, è stata campionessa europea a Barcellona 2010 (dopo la squalifica per doping delle due atlete dell’est che gli erano arrivate davanti).
Le prime due hanno recitato la loro parte sino in fondo. Valeria ha recuperato posizioni su posizioni, chiudendo al 13º posto in 2h29’44”, poi fresca come una rosa, o meglio affaticata ma non troppo, ha detto sorridendo che sta già pensando alla prossima maratona. La mamma di Alessandria era felice per avere chiuso sotto le 2h30’, di aver patito la sete e non il caldo e anche il percorso. Ha ammesso di essersi trovata alla grande con le altre due compagne di squadra formando un bellissimo terzetto di amiche.
Catherine ha letteralmente ballato subito dopo aver tagliato il traguardo a dimostrazione di uno stato di forma eccellente. E’ finita 25ª in 2h33’29”. Catherine Bertone ha rappresentato il sogno nel cassetto di tutte le donne (e anche gli uomini) che ogni giorno indossano pantaloncini, maglietta e ingurgitano chilometri. Il sogno che lei teneva recondito nella parte più segreta del suo cuore si è avverato. Partecipare alle Olimpiadi è la visione onirica di ogni “tapascione” forte o meno forte che sia.
Catherine quest’oggi li ha fatti felici tutti. Incredibile sul traguardo sentire una parte del pubblico urlare: “Bertone, Bertone”…
Anna Carmela Incerti invece si è arresa pare per un problema a una caviglia. Peccato, vista la sua età avrà tempo di riparlarne.
La gara abbastanza noiosa si è ravvivata nel finale con la lotta a tre tra la Sungong (Kenia), Kirwa (Bahrein) e Dibaba (Etiopia). L’ha spuntata Jemma Jelangat Sungon in 2h 24’05”. In altre parole si è corso forte, molto forte, ma questa è un’altra storia.