Zona mista – Procura, pantere e…

Zona mista – Procura, pantere e…

16 Settembre, 2014

 

Ammetto che probabilmente alcuni lettori amerebbero una dissertazione sulla procura bolzanina, o meglio di quanto in questi giorni trova ampio spazio sui quotidiani, specie quelli non sportivi di quanto argomenta sulla questione doping la Procura di Bolzano. Poiché non mi reputo in grado di esprimere giudizi in merito, preferisco evitare argomentazioni del genere, non dopo aver affermato che la Procura faccia il suo dovere. Sui celeberrimi 38 nomi di atleti che hanno commesso chissà quale nefandezza, nomi sventagliati a destra e a manca come se fossero alla stregua di 38 pseudo delinquenti, ne vedremo delle belle. Potrò sbagliarmi ma mi sa che qualcuno ha preso un abbaglio e grosso.

L’ultimo week end atletico ci ha offerto la Continental Cup, formula riveduta e corretta della Coppa del Mondo ideata alla fine degli anni settanta da Primo Nebiolo, manifestazione a squadre che era certamente più succosa, più avvenente. In gara le prime due formazioni della Coppa Europa (es. la Russia), un restod’’Europa, gli USA, Centro e Sud America, Africa, Asia, Oceania. C’era da sbizzarrirsi a seguire i migliori atleti al mondo. Poi anche le cose belle finiscono e il surrogato partorito nel 2006 vede al via con due atleti-gara per Europa, Americhe, Asia e Oceania. Otto atleti otto, in tutte le discipline, escluso marcia e maratona e i 10.000 che non sono spettacolari…. rimpiazzati dai 3000.
La gara più lunga sono i 5000. Quest’anno il tutto è avvenuto a Marrakesh, in Marocco, in uno stadio quasi completamente vuoto, dopo che l’impianto nel corso dell’anno aveva ospitato i Campionati Africani e un meeting internazionale.


Ha vinto la vecchia Europa con i reduci vittoriosi da Zurigo, Libania Grenot compresa, unica rappresentante italica capace di stampare la seconda miglior prestazione dell’anno nei 400, non meglio di quanto fatto registrare a Rovereto nel corso dei campionati italiani di luglio e lontano dalle prime apparizioni sul suolo italico quando ancora non era seguita da Loren Segren. Ad ogni buon conto il computo delle attese su Panterita non è andato deluso. Si voleva un oro da lei nei campionati del Vecchio Continente ed è arrivato, il discorso sarà più complicato il prossimo anno. Per ora accontentiamoci. Libania ha corso pure la 4×400 lei che non è mai stata una fighter sta dimostrando di cambiare pelle. E’ o non è una guerriera. Lo ha detto lei stessa nella “zona mista” di Zurigo. Solo un mese fa.