Penso se ne siano accorti in parecchi. Almeno lo spero. In quest’ultimo fine settimana di fatterelli atletici ce ne sono stati tanti e di un certo interesse, specie per noi. Tutti sotto il profilo azzurro certamente positivi.
Partiamo da quello più interessante per i cultori della corsa su strada. Il ritorno di Valeria Straneo. Dopo la maratona di New York del 2014 un assortimento completo d’infortuni, inutile stare a ricordarli, non le avevano permesso di esprimersi. Quando ormai mancava veramente poco per dimostrare la sua ritrovata efficienza, con sole cinque settimane di allenamento, Valeria ha piazzato un 2:39’50 (minimo per Rio 2:45) in terra teutonica.
Valeria già selezionata per le Olimpiadi, potrà ora cercare di ritrovare quella forma che le ha permesso di arrivare seconda a un mondiale (2013) e a un europeo (2014). Letto su facebook (il social che ….mi fermo…) e Catherine Bertone? Non sta a me spiegare il motivo della sua, almeno per ora, mancata convocazione in azzurro olimpico, ma se i lettori, che sono anche degli interpreti della corsa lunga, vogliono pensarci bene, capire che le convocazioni dipendono anche dal CONI, possono accettare il pensiero del nostro C.T. Se, invece, non la pensano come Massimo Magnani, facciamocene una ragione.
Secondo spunto d’interesse. Questa volta andiamo in pista a Bressanone, dove si sono svolti i campionati italiani juniores e promesse. Due squilli, ma di quelli che lasciano il segno, che vanno sulle pagine dei quotidiani con titoli a nove colonne. Fosse stato per il sottoscritto, anche dieci. Marcel Jacobs Lamont, italiano, nato a El Paso, portacolori da almeno 2 anni della FFOO ha saltato in lungo 8,48 (vento superiore alla norma 2,8). Ma che salto! Se pensate che con 8,47 Andrew Howe è arrivato secondo a un mondiale (Osaka 2007)….
Il ragazzone di Desenzano su Lago di Garda, ha inanellato una serie di oltre 8 metri da fare paura. Staremo a vedere agli Assoluti. Poi ci ha pensato Desirèe Rossit, la riserva della Trost, a elevarsi sino a 1,97 in alto. Miglior prestazione mondiale dell’anno. Anche questo un gran salto. Finalmente Alessia Trost ha di che battagliare in Italia… anche se tutti i giorni se la ritrova a fianco al campo di Pordenone,
Terzo spunto. Se per caso foste passati a Ponzano Veneto, avreste potuto vedere un certo Jacob Kiplimo (nato nel 2000), così almeno era scritto sulla starting list dei 5000 metri correre la distanza in 13’19”54. Poiché l’ugandese è tesserato per l’Atletica Prato, il dubbio che mi assale è il seguente: perché andare sino negli States per tesserare la velocista Cunliff (anni 20) con10”99 nei 100 e sapere che un suo trisnonno è nato a Vegline Vinchiaturo e fare il possibile per trovarle un bel passaporto azzurro per Amsterdam e Rio, invece di interessarsi di questo giovanissimo talento?
P.S. di Usain Bolt ne parliamo prossimamente.