Zona mista – mamma mia!

Zona mista – mamma mia!

30 Giugno, 2015

Non la canzone degli Abba, ma di ciò che è accaduto ai Campionati nazionali statunitensi, meglio noti come trials, a Eugene (Oregon) e ai quasi concomitanti campionati caraibici in quel di Kingston (Giamaica) c’è da far accapponare la pelle, senza considerare quelli di Nassau (Bahamas) o di Port of Spain (Trinidad & Tobago).

Tanto per intenderci si sono viste, o almeno lette grandi imprese, tutte senza sua maestà Usain Bolt. Quest’ultimo ha saltato i trials giamaicani, era iscritto nei 100, poi tramite il suo manager Ricky Simms ha fatto sapere che Glen Mills, il suo coach, non aveva in previsione un appuntamento del genere.

Usain dovrebbe, notare il condizionale, spuntare in quel di Parigi (Diamond League) sabato 5 luglio, poi a Losanna il 9, anche se onestamente qualche dubbio ci assale.
Bolt non è mai andato a caccia d’ingaggi, quando non è in forma, evita brutte figure, anche perché di soldoni ne ha fatti e ne fa ancora a palate.

Torniamo negli Usa. Justyn Gatlin “il grande peccatore” ha fatto mirabilie nei 200 metri chiusi in un fantasmagorico 19”57 (+0,4). Ditemi voi chi sarà in grado di batterlo a Pechino, almeno su questa distanza. Su di lui se ne sono dette e scritte a iosa, quasi tutte in negativo visto il suo passato. Sta di fatto che però quando è tornato a calpestare le piste ha fatto mirabilie, ricordiamoci la sua vittoria proprio su Bolt a Roma nel Golden Gala 2013.
Sui 100 lo dovremo vedere all’opera in una sorta di finale mondiale anticipata (senza batterie, pertanto più interessante) a Losanna: sarà una sfida fratricida tra Gatlin, Gay e Powell. Bolt, qualora ci fosse, li osserverà attentamente e dovrà prenderne nota.

Tyson Gay e Asafa Powell appunto, si deve parlare di loro. Gay che ha sempre più lo sguardo allucinato con gli occhi abbastanza fuori dalle orbite…. ha ripreso a correre e va forte, molto forte. Ha vinto i trials nei 100 con 9”85 (batteria + 4,9), 9”79 (semifinale + 3,0), 9”87 (finale + 0,0), vento o non vento l’ex ragazzo, caduto, pure lui nella rete del doping nel 2013 (un anno di squalifica), viaggia ad alti ritmi, più o meno come a Osaka 2007 quando vinse 100 e 200 con Bolt alle sue spalle in entrambi i casi.

Asafone, muscolatissimo come Gay e Gatlin paiono, infatti, dei culturisti, l’uomo fragile di carattere che prima di una finale soffre terribilmente l’attesa, è tornato pure lui a dire la sua a Kingston con un 9”84 vento nella norma con quattro atleti sotto i 10”. Poi a Port of Spain Bledman 9”84…. Fermiamoci.

E l’Europa? Non pervenuta, un po’ coma accade a Bruxelles su fatti molto più importanti.

I figli del vento

Per gli appassionati di velocità Gustavo Pallicca, starter di caratura mondiale, nonché cultore del nostro sport ha dato alle stampe “I figli del vento” Storia dei 100 metri ai Giochi Olimpici. Volume III Da Berlino 1936 a Roma 1960. Un tomo di 350 pagine elegantissimo con illustrazioni. Nel libro oltre alla storia dei Giochi (da Berlino a Roma) troverete dettagli olimpici e mondiali, tabelle dei record. Un gran lavoro non c’è che dire.