Va in archivio gennaio. Per i quotidiani il più caldo di sempre. Gli addetti al meteo confermano. Domenica ad esempio sui prati sanvittoresi (Cinque Mulini) pareva, infatti, di essere in una giornata di primavera. Ne hanno goduto tutti, in primis l’organizzazione che ha festeggiato alla grande il ritorno nello stadio del cross, dopo sei anni di assenza.
La festa c’è stata. La Gazzetta dello Sport lamenta (termine forse non appropriato) il fatto che Yeman Crippa e il suo tecnico Pegoretti hanno pensato bene di non prendere parte alla gara. Chissà mai perché (garantisco che non si tratta di ingaggi.. tanto per chiarire) e se – continua l’articolo della “rosea” –, il migliore specialista diserta la gara più celebre d’Italia e nessuno nelle cosiddette alte sfere alza un dito… le conseguenze… tiratele voi. Però il quotidiano sportivo più letto d’Italia poteva dare meno spazio a una certa Jennifer Suhr astista yankee da 5 metri e dedicare qualche riga in più alla Cinque Mulini. La rinascita del cross passa anche attraverso la comunicazione dei quotidiani, non solo sulle splendide immagini Rai che sono andate in onda nel pomeriggio di domenica.
Sì, la tanto vituperata emittente nazionale che a scanso equivoci ha trasmesso i tre cross di gennaio, due in diretta e uno in registrata e si appresta a farci vedere anche gli assoluti e societari di Gubbio a febbraio. Sempre in attesa che qualche altro network si faccia vivo….
Domenica sparsi lungo la penisola altre gare, ne cito solo due. La mitica Corrida di S. Giminiano a Modena con 42 edizioni che ha visto anche nel capoluogo di provincia emiliano keniani, keniani, keniani tra gli uomini e keniane, keniane tra le donne. Nella classifica femminile terza Weissteiner, quarta Inglese. D’accordo Silvia mira alle Olimpiadi (terza donna?), ma Veronica un passaggio a S. Vittore Olona lo poteva fare. O no? Ah scordavo la strada, l’Eldorado degli atleti, dove si fatica meno che nelle corse campestri.
A Catania si sono disputati i campionati italiani della 50 km di marcia vinti da Antonelli in 3h56’57” e dove si legge che la Giorgi ha marciato alla grande i 30 km in 2:19’43”, di ritorno dallo stage di S. Diego in California dove in una corsa sui 3000 in pista. Il referto finale indicava: Eleonora Giorgi DQ (traduzione: squalificata). Capita per carità, ma farlo passare sotto silenzio (gara del 16 gennaio) no. Misteri della marcia. Qui ce ne sono parecchi!