Epica, magia, storia. Semplicemente Zegama: 1.500 abitanti tra Vitoria e Pamplona, una corsa che è più di una corsa.
“Zegama es Zegama” come dice Kilian Jornet dopo una delle sue sette vittorie. Non sono solo 42 km, o 2.700m di naso all’insù: è passione per la montagna, è il calore del nord, è festa sportiva con 500 atleti e 450 volontari, è pubblico su tutto il percorso. Così Zegama vive da 15 anni il suo appuntamento annuale, seconda tappa della Skyrunner World Series, dalla vittoria di Mario Poletti a quella di Emanuela Brizio (record della prova), dalle sette di Kilian al trionfo di Tadei Pivk l’anno scorso.
Domenica proprio Kilian Jornet (correrà solo due gare nel 2016) e Tadei Pivk saranno tra gli aspiranti alla vittoria insieme a Luis Alberto Hernando (fresco vincitore della Transvulcania) e l’astro nascente Remi Bonnet, ma non solo. Zaid Ait Malek, Tom Owens, Micha Steiner, Saúl Antonio Padua, Remigio Huaman, Manuel Merillas e i baschi di casa Jokin Lizeaga, Aritz Egea e Zigor Iturrieta completano il parterre de roi maschile.
In campo femminile, i forfait di Emilie Forsberg, Laura Orgué ed Elisa Desco lasciano spazio all’idolo di casa Oihana Kortazar, Azara Garcia ( vincitrice 2015), Maite Maiora e la statunitense Megan Kimmel come candidate alla “txapela” (berretto tipico basco consegnato al vincitore).
Tra gli amatori, la maratona è cominciata già a febbraio: preiscrizioni con 7.400 richieste e sorteggio per 400 fortunati. Oggi apre il programma il kilometro verticale con 5,2 km e 1.200 m di dislivello positivo, mentre domenica ci sarà anche un trail junior di 10 km (500m D+).