YOG Nanchino: tre medaglie per gli azzurrini

YOG Nanchino: tre medaglie per gli azzurrini

26 Agosto, 2014

L’atletica giovanile italiana ha conquistato tre medaglie e piazzato tre atleti al quarto posto, due al settimo e uno al decimo posto alle Olimpiadi Giovanili di Nanchino in Cina da poco concluse. Davvero non male il bilancio degli azzurrini presenti con ben 18 atleti usciti dai difficili trials europei di qualificazione di Baku. Pur senza vincere la medaglia d’oro come quattro anni fa quando trionfò la marciatrice Anna Clemente, l’Italia ha migliorato il bilancio di Singapore 2010 portando il numero di medaglie da 2 a 3.

Le medaglie sono state conquistate da Noemi Stella nella marcia 5 km, già bronzo ai Mondiali allievi di Donetsk dello scorso anno, da Beatrice Fiorese nel salto in lungo e da Tobia Bocchi nel salto triplo.
Noemi Stella, ennesimo prodotto della scuola di marcia della Don Milani, ha conquistato uno splendido bronzo in 23’38”10 nella gara vinta dall’imbattibile cinese Ma Xanxia che ha dominato la gara chiudendo in 22’22”08.

Nel salto in lungo Beatrice Fiorese ha sfiorato l’oro grazie ad un salto da 6.21 ma nell’ultima prova l’ucraina Yelizaveta Baby l’ha superata di cinque centimetri.
Tobia Bocchi ha vinto la medaglia d’argento nel triplo con la seconda miglior misura della sua carriera di 16.01. In Italia solo Andrew Howe ha saputo fare meglio di Bocchi nella categoria under 18. Il successo è andato al triplista di Suriname Miguel Van Assen con 16.15.

Il mezzofondo ha confermato il livello internazionale di due giovani sulle quali l’atletica azzurra dovrà contare in futuro. Si tratta di Nicole Svetlana Reina e di Elena Bellò, entrambe quarte rispettivamente nei 2.000 siepi in 6’38”38 (suo secondo miglior crono di sempre) e negli 800 metri con il primato personale di 2’06”31 (terzo crono italiano di sempre alle spalle di Fabia Trabaldo e Gabriella Dorio). L’Africa ha dominato queste due prove con la keniana Roseline Chepgnetich nei 2.000 siepi in 6’22”67 e con la ghanese Martha Bissah negli 800 metri in 2’04”90.

Chiara Ferdani è stata bravissima nelle batterie dei 1500 metri dove ha migliorato il suo record personale di cinque secondi con 4’25”93 diventando la settima di sempre in Italia a livello allieve. Nella finale non è riuscita a ripetersi forse stanca dopo la grande impresa della batteria e chiuso in decima posizione in 4’39”88 nella gara vinta dall’etiope Tesfaye Alemu in 4’15”38 davanti alla keniana Winfred Mbithe (4’17”91).

La rassegna in terra cinese ha fatto registrare anche il record italiano della martellista piemontese Lucia Prinetti Anzalapaya che in qualificazione ha realizzato l’eccellente misura di 70.27 demolendo il precedente record italiano da lei stessa stabilito ai Campionati Italiani allievi di Rieti con 67.62. In finale non è riuscita a ripetersi chiudendo quarta con 65.86. Il titolo olimpico è stato vinto dalla cinese Xu Xinying che ha migliorato il suo record personale con 68.35, stessa misura realizzata dall’australiana Alex Hulley ma si è aggiudicata l’oro grazie al secondo miglior lancio.

La primatista italiana dei 400 metri Ilaria Verderio, vincitrice ai Trials di Baku lo scorso maggio con uno storico primato italiano allieve, si è piazzata settima in 54”43 nella finale vinta dall’australiana Jessica Thornto che si migliora ancora rispetto alla batteria con un eccellente 52”50 davanti a Saiwa Naser del Barhein e a Meleni Rodney di Grenada.
Sfortunato invece il velocista figlio d’arte Filippo Tortu che dopo essersi qualificato per la finale dei 200 metri con il suo record personale di 21”38 è caduto facendosi male a entrambi i polsi e ha dovuto rinunciare alla finale vinta dallo statunitense Noah Lyles in 20”74.

La rassegna di Nanchino ha rivelato talenti del mezzofondo del quale sentiremo parlare in futro come l’etiope Yomif Kejelcha che ha bissato il successo sui 5.000 ai Mondiali Juniores di Eugene vincendo sui 3.000 in 7’56”20. In questa stagione è stato capace di correre già in 7’36”26 al meeting di Ostrava dello scorso giugno.
La giapponese di origini etiopi Nosomi Takamatsu ha vinto il titolo dei 3.000 metri in 9’01”58 precedendo la tedesca Alina Reh (9’05”07)
La seconda edizione dei Giochi Olimpici Giovanili ha regalato anche il nuovo primato mondiale dei 110 osatcoli under 18 del giamaicano Jaheel Hyde che è sceso sotto i 13 secondi con 12”95, tempo che ha migliorato il precedente primato di 13”12 detenuto dal fenomeno francese Wilhem Belocian. Lo scorso luglio Hyde ha vinto i 400 ostacoli ai Mondiali di Eugene. Nel 2013 il giamaicano ha realizzato la doppietta vincendo 110 e 400 ostacoli.
L’altro grande risultato da ricordare è stato il 23.17 del pesista polacco Konrad Bukowiecki che ha fatto l’en plein giovanile dopo il successo del mese scorso ai Mondiali Juniores di Eugene. L’azzurrino Leonardo Fabbri si è battuto bene classificandosi al settimo posto con la misura di 18.96.