Gianmarco Tamberi ha vinto la medaglia d’oro del salto in alto eguagliando la migliore prestazione continentale dell’anno da lui stesso detenuta con 2.32m nella seconda giornata degli Europei Indoor all’Emirates Arena di Glasgow. L’Italia non vinceva una medaglia d’oro agli Europei Indoor da Goteborg 2013 quando Daniele Greco si impose nel salto triplo con 17.70m. Il greco Konstadinos Baniotis e l’ucraino Andiy Protsenko hanno vinto l’argento a pari merito con 2.26m.
La bella giornata dell’atletica azzurra ha fatto registrare il bel quarto posto di Claudio Stecchi nel salto con l’asta con 5.65m a pari merito con il greco Emanouil Karalis una settimana dopo lo straordinario 5.80m realizzato al meeting francese di Clermont Ferrand che lo ha fatto salire al secondo posto delle liste italiane indoor all-time a due centimetri dal record italiano di Giuseppe Gibilisco stabilito nel 2004. La Polonia ha fatto doppietta vincendo l’oro con Pawel Wociechowski con 5.90m davanti al campione uscente Piotr Lisek (5.85m).
L’azzurra Raphaela Lukudo ha demolito il record italiano sui 400 metri stabilendo la terza migliore prestazione italiana all-time con 52”48. La quattrocentista emiliana di origini sudanesi si è classificata quinta nella finale vinta dalla svizzera Lea Sprunger in 51”61 (miglior tempo mondiale dell’anno) per un centesimo di secondo sulla belga di origini congolesi Bolingo Mbongo, mentre il terzo posto è andato all’olandese Lisanne De Witte (52”34).
Mezzofondo stellare con Muir e Ingebrigtsen:
Laura Muir ha vinto l’attesissima sfida dei 3000 metri femminili con la ventiduenne tedesca Konstanze Klosterhalfen stabilendo il record dei campionati per la seconda edizione consecutiva con l’eccellente tempo di 8’30”61 grazie ad un grande sprint nei 200 metri finali. Klosterhalfen, di recente vincitrice ai Campionati tedeschi di Lipsia in 8’32”47, ha vinto la medaglia d’argento come due anni fa a Belgrado con 8’34”06 davanti alla gallese Melissa Courtney (8’38”22) e all’altra tedesca Alina Reh (8’39”45).
Il trionfo di Laura Muir ha coronato una prima giornata trionfale per i fans britannici, che hanno festeggiato anche la seconda medaglia d’oro di Katarina Johnson Thompson nel pentathlon in questa manifestazione quattro anni dopo la vittoria di Praga 2015. La fuoriclasse britannica ha totalizzato l’eccellente score di 4983 punti, solo 17 in meno rispetto ai 5000 punti totalizzati quattro anni fa a Praga. La Gran Bretagna ha fatto doppietta vincendo anche la medaglia d’argento con la campionessa mondiale juniores Niamh Emerson (4731 punti). Il bronzo è andato alla campionessa europea under 20 dei 100 ostacoli Solene Ndama, che ha eguagliato il record personale con 4723 punti.
Il diciottenne fuoriclasse norvegese Jakob Ingebrigtsen ha vinto la finale dei 3000 metri in 7’56”13 battendo il britannico Chris O’Hare e il fratello maggiore Henrik Ingebrigtsen. Per Jakob si tratta dell terzo titolo europeo assoluto dopo la doppietta sui 1500m e sui 5000m della scorsa estate a Berlino. A proposito di Norvegia Karsten Warholm ha eguagliato dopo 31 anni il record europeo dei 400 metri del tedesco Thomas Schoenlebe con 45”05 precedendo lo spagnolo Oscar Husillos, che ha battuto il record spagnolo con 45”66. Gli ori dei 60 metri sono stati vinti dalla ventunenne polacca Ewa Swoboda con 7”09 davanti a Dafne Schippers (7”14) e a Asha Phillip (7”15) e dallo slovacco Jan Volko in campo maschile in 6”60 per un centesimo sul polacco Emre Zafer Barnes.