Questo mese sulla copertina di Correre c’è Massimo Meregalli, team director Movistar Yamaha MotoGp, che di Monza, dove vive, ama il parco come il circuito, e della corsa apprezza tutte le versioni, quella a trecento all’ora dei suoi Jorge Lorenzo e Valentino Rossi come quella senza motore, di cui è assiduo praticante.
«Un corridore come tanti, che nella vita ha l’onore di lavorare con corridori come pochi» si definisce nell’intervista.
L’anima podistica di Massimo dà il meglio di sé dalle parti di casa: «Mi piace alzarmi alla mattina alle 6, uscire senza svegliare moglie e figli e andare a correre al Parco di Monza. Qui ho i miei percorsi da 14 e 19 km e una volta alla settimana mi faccio una mezza maratona. Mentre corro non guardo il cronometro e non ho mai con me il cardiofrequenzimetro, mi interessa più la distanza».
«Durante le trasferte per prove e gare, la sera vado a correre: albergo, parco o circuito sul quale si gareggia la domenica, cambia poco. Gli altri vanno a tavola e io scelgo di farmi un’oretta di corsa: serve per staccare da una giornata impegnativa fatta di giri cronometrati e problematiche da risolvere». Meregalli poi rivela: «In passato mi è capitato di correre anche con Ben Spies (campione mondiale Superbike 2009), mentre nella trasferta in Malesia, all’uscita dell’albergo c’era Valentino, appena sceso dall’aereo, così ci siamo fatti 7 km per sgranchire le gambe».