La 21enne Yalamzerf Yehualaw realizza la seconda migliore prestazione mondiale di sempre nella mezza maratona di New Dehli.
L’etiope Yalamzerf Yehualaw si è aggiudicata la Airtel Dehli Half Marathon stabilendo la seconda migliore prestazione mondiale di sempre con 1h04’46”. La ventunenne era recentemente salita sul terzo gradino del podio ai Mondiali di mezza maratona di Gdynia in Polonia.
Il gruppo di testa composto da sei atlete (la campionessa mondiale di maratona 2019 Ruth Chepngetich, la primatista mondiale di maratona Brigid Kosgei, l’ex detentrice del record della mezza maratona di New Dehli Teshay Gemechu, Irene Cheptai, Ababel Yeshaneh e Yalamzerf Yehualaw) è transitato al 5° km in 15’27”.
La vincitrice dell’ultima edizione della maratona di Londra Brigid Kosgei è stata costretta a ritirarsi all’ottavo chilometro per un infortunio. Un chilometro più tardi Gemechu ha perso il contatto con il gruppo di testa. Chepngetich, Chepai, Yehualaw e Yeshaneh sono passate al 10° km in 30’49”, quando la gara si è accesa.
Cheptai ha perso terreno al 12° km, mentre un centinaio di metri dopo Chepngetich e Yehaneh non sono riuscite a tenere il ritmo di Yehualaw. L’etiope ha tagliato il traguardo in 1h04’46”, migliorando di oltre un minuto il primato della manifestazione stabilito da Teshay Gemechu con 1h06’00” nel 2019.
Ruth Chepngetich ha tagliato il traguardo in seconda posizione in 1h05’06” salendo al sesto posto nelle liste mondiali all-time. Ababel Yeshaneh ha completato il podio in terza posizione in 1h05’21” davanti a Irene Cheptai (1h06’43”) e a Tsehay Gemechu (1h07’16”). Nove atlete hanno corso sotto la barriera dei 70 minuti.
Yalamzerf Yelamzerf: “I miei allenamenti dopo i Campionati del mondo mi facevano sperare in un possibile attacco al primato della manifestazione, ma ho superato le mie aspettative. Speravo di poter vincere dopo il secondo posto dell’anno scorso. Il mio piano era spingere a due chilometri dalla fine. Questo mi ha permesso di realizzare un grande tempo. Le condizioni climatiche erano ottime”.
Amdework Walelegn ha completato la grande giornata dell’Etiopia vincendo la gara maschile in 58’53” precedendo in volata il vincitore delle ultime due edizioni Andamlak Belihu per un secondo.
Nella gara maschile disputata su un percorso nuovo rispetto a quello delle edizioni precedenti tre pacemaker sono transitati al 5à km in 13’57” in tabella di marcia per una prestazione al di sotto dei 59 minuti.
La lepre ugandese Abel Sikowo ha continuato a spingere passando al 10° km in 27’50”. Dopo il 12à km Sikowo si è fermato. Belihu e il keniano Leonard Barsoton hanno dettato il ritmo nei chilometri successivi alla testa di un gruppo di testa ancora numeroso. Otto atleti sono transitati al 15° km in 42’00”. Il gruppo di testa si è ridotto a 6 atleti al 18° km e comprendeva Belihu, Walelegn, il due volte campione del mondo dei 5.000 m Muktar Edris (al debutto sulla distanza) e Tesfahun Akalnew, Leonard Barsoton e l’ugandese Stephan Kissa.
Belihu, Walelegn e Kissa sono rimasti da soli al 20° km (passaggio in 55’59”). Un centinaio di metri dopo Walelegn ha lanciato il guanto di sfida. Kissa ha tenuto testa agli etiopi e ha lanciato un attacco che gli ha permesso di comandare per 300 m, ma Walelegn ha cambiato marcia aggiudicandosi la gara con un secondo di vantaggio su Belihu e due secondi su Kissa.
Edris ha esordito con un eccellente quarto posto in 59’04” (secondo miglior tempo di sempre al debutto sulla distanza), precedendo Leonard Barsoton di sei secondi.
Tesfahun Akalnew e Victor Kiplangat sono scesi sotto i 59’30” classificandosi rispettivamente al sesto posto in 59’22” e al settimo posto in 59’26”. Otto atleti sono scesi al di sotto dei 60 minuti. Da sottolineare il primato indiano di Avinash Sable, decimo con 1h00’30”.
Walelegn ha stabilito la terza prestazione mondiale dell’anno con 58’53”. Con questa prestazione cronometrica l’etiope ha migliorato il record della manifestazione di 13″ e il primato personale di 15″.
Amedework Walelegn: “Ho avuto alcuni problemi durante la gara ma mi sono sentito bene nei chilometri finali. A Dehli mi ero già classificato secondo nel 2018, ma il percorso di quest’anno era molto più veloce rispetto a quello di due anni fa”.