L’edizione 2015 di Ecomaretona ha raggiunto il suo giro di boa. Superata la metà del percorso, oggi a Reggio Calabria si corre la 33° tappa. Oltre 3.000 chilometri suddivisi in 63 tappe, da correre insieme alle associazioni podistiche locali e agli appassionati di running sparsi per la nostra penisola, siano turisti di passaggio o podisti alle prese con gli allenamenti estivi.
Si corre insieme e a favore dell’ambiente, facendosi consigliare dai runner locali i percorsi più suggestivi immersi nella natura, facendo ben attenzione a non lasciare altra traccia del proprio passaggio se non i sorrisi sul volto degli sportivi e la voglia ripartire insieme l’anno che verrà.
Sport, ma non solo. A sette anni dal primo passaggio di Ecomaretona da Reggio Calabria, Giuseppe Tamburino, l’ideatore e l’animatore della corsa a tappe gratuita più lunga d’Italia, rinnova il proprio impegno a fianco del Comune, delle Associazioni del Territorio e di Legambiente verso il raggiungimento di un obiettivo eclatante: la proclamazione dello Stretto di Messina a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
“Mai, in nessun altro luogo, ho trovato gente altrettanto innamorata della propria terra e con la quale ho stretto veri rapporti di amicizia. Non potevamo che schierarci al loro fianco” dichiara Tamburino nel corso della conferenza stampa organizzata presso il Beach Club Net1.
E così, dopo le tappe insulari del 2010 in Sicilia e Sardegna, Ecomaretona torna a varcare lo Stretto di Messina, con una tappa sul lungomare siciliano in programma per giovedì 30 luglio. Oltre alle Amministrazioni e ai Consigli comunali delle due città che si affacciano sullo stretto, Reggio Calabria e Messina, aderiscono all’appuntamento il Comune di Villa San Giovanni e i rappresentanti di diverse associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente.