Che cosa significa correre? Per rispondere a questa domanda Simone Luciani, trentasettenne maratoneta italiano trapiantato a Londra da diversi anni, il 5 marzo ha scelto di partecipare al Gogginschallenge solidale, per donare un sorriso a 10 bambini sostenendo 10 operazioni chirurgiche della onlus Emergenza Sorrisi.
In sostegno dei bambini con malformazioni
«Se penso alla corsa la prima associazione che faccio è legata alle felicità e al sorriso. Per me è un modo di stare bene con se stessi. Quindi è stato facilissimo e immediato scegliere di sostenere un’organizzazione come Emergenza Sorrisi che si impegna ogni giorno per restituire la gioia di un sorriso ai tanti bambini del mondo che nascono con una malformazione del volto. Mi impegnerò al massimo per portare a temine la mia sfida per 10 sorrisi», racconta Luciani.
L’ultramaratona benefica
Il Gogginschallenge solidale è un’ultramaratona nata lo scorso anno durante il lockdown e ideata da David Goggins, ex seal della Marina degli Stati Uniti. Si tratta di una sfida in solitaria di resistenza fisica e mentale dove ogni partecipante dovrà correre 4 miglia (circa 6,44 km) ogni 4 ore per 48 ore. Una doppia sfida quindi, quella di Simone con la corsa e quella di raccogliere 2.500 euro per permettere a 10 bambini di essere operati dall’equipe medica di Emergenza Sorrisi e di ritrovare il sorriso.
Le 6 Majior sotto le 3 ore
Luciani ha iniziato a correre 15 anni fa per sfida e non si è mai fermato perché nulla al mondo gli riempie più l’anima e la mente. Terzo italiano nella storia ad aver corso tutte le 6 World Marathon Major sotto le 3 ore e da qualche hanno ha lanciato Escoacorrere, community di oltre 20.000 runner. Il progetto si declina in un portale, in un digital magazine, in un canale Youtube e in un podcast nato per incentivare più persone possibile a cercare e trovare la propria migliore versione di se stessi attraverso la corsa.
Il running fa del bene
«Forse sembra assurdo, ma ci sono molte affinità tra un runner e un medico. Ogni volta che partiamo per una missione chirurgica inizia proprio una sfida con noi stessi nel cercare di operare più bambini possibile. Una sfida che va oltre la fatica e la stanchezza e che ci porta sempre a fare un passo in più. É proprio vedere i sorrisi e la gratitudine dei bambini e delle loro famiglie che ci ripaga di tutte le energie spese per l’altro. Siamo felicissimi che un atleta come Simone si sia sentito vicino alla nostra causa e alla nostra mission. Facciamo il tifo per te», ricorda Fabio Abenavoli, Presidente di Emergenza Sorrisi. Qui il link per fare una donazione.
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