La campionessa europea dei 10000 metri di Berlino 2018 Lonah Chemtai Salpeter e l’etiope Guye Adola hanno conquistato il successo alla quarantacinquesima edizione della Huawei RomaOstia.
Salpeter ha tagliato il traguardo in un eccellente 1h06’40” mancando di appena due secondi il record del percorso detenuto dall’ex connazionale Florence Kiplagat. La top runner israeliana, vincitrice all’ultima Maratona di Firenze in 2h24’17”, ha demolito il record personale di 1h07’55” stabilito nell’autunno 2018 a Lisbona. L’atleta allenata dal marito Dan Salpeter con i consigli tecnici di Renato Canova ha preceduto di 33 secondi la keniana Diana Kipyokei, seconda in 1h07’13. Antonina Kwambai ha completato il podio classificandosi al terzo posto in 1h07’49”. La top runner statunitense Jordan Hasay (seconda americana più veloce della storia nella maratona) è stata la prima delle non africane in sesta posizione in 1h11’06”.
Un gruppo di cinque atlete formato da Lonah Salpeter, Diana Kipyokei, Antonina Kwambai, Muliye Dekeko e Perine Nenkampi è transitato al 5 km in 15’44” e al 10 km in 31’25” con una proiezione finale da 1h06’17”. Salpeter ha preso un vantaggio di cinque secondi su Kwambai e Kipyokei all’11 km. L’israeliana ha incrementato il ritmo al 15 km aumentando il suo gap nei confronti di Kipyokei fino a sette secondi (47’14” contro 47’21”).
“Ho sensazioni contrastanti. Da un lato sono contenta della performance di oggi alla Roma Ostia. Dopo aver trascorso un mese di allenamenti in Israele, ho rifinito la mia preparazione a Iten in Kenya per svolgere lavori specifici in vista di una maratona primaverile. Le condizioni in gara non erano ideali a causa di un vento molto forte. Il mio piano di gara era attaccare nel tratto in salita tra il 9 e l’11 km e ha funzionato alla perfezione”, ha dichiarato Lonah Salpeter.
Laila Soufyane, rientrata lo scorso anno dopo la maternità, è stata la migliore delle italiane in ottava posizione con il record personale di 1h12’30” davanti a Valeria Straneo (1h13’00”) e alla due volte vincitrice della Roma Ostia Anna Incerti (1h13’05”).
Guye Adola ha vinto la gara maschile per la seconda volta nella sua carriera in 1h00’17” due anni dopo la prima affermazione nella corsa capitolina in 59’18” (a dodici secondi dal record personale stabilito a New Dehli nel 2014). Adola ha preceduto di sei secondi il keniano Geoffrey Yegon. Il keniano Cornelius Kangogo, partito come pacemaker, ha deciso di proseguire fino al traguardo fermando il cronometro in terza posizione in 1h01’07” con quindici secondi di vantaggio sull’omonimo Justus Kangogo. Moses Kibet (quinto in 1h02’10”) ed Emmanuel Kipsang (sesto in 1h02’24) hanno preceduto il grossetano Stefano La Rosa, primo degli italiani con un buon 1h02’29” (secondo miglior tempo della sua carriera a 14 secondi dal record personale di 1h02’15” realizzato sempre alla Roma Ostia nel 2012).
Il gruppo di testa formato da Cornelius Kangogo, Justus Kangogo, Guye Adola, Geoffrey Yegon e Moses Kibet è transitato al 5 km in 14’02” (ritmo da 2’48” al km) e al 10 km in 28’23” con una proiezione finale sotto l’ora. Il primo a cedere terreno è stato Kibet al 10 km. Adola, Yegon, Justus e Cornelius Kangogo sono rimasti da soli al comando al passaggio al 15 km in 42’57”. Dopo un rallentamento nella seconda parte Adola e Yegon hanno preso il largo correndo appaiati fino al 18 km. Adola ha provato un primo allungo sul tratto in salita, ma Yegon non ha mollato ricucendo lo svantaggio al 19 km. Adola ha cambiato marcia ad 1 km dalla fine involandosi verso il successo in 1h00’17”, suo secondo miglior tempo stagionale a due secondi dall’1h00’15” realizzato in Gennaio a Houston.
“Sono contento perché questa gara rappresenta una ripartenza dopo un anno difficile. La vittoria alla Roma Ostia mi dà fiducia in vista della prossima maratona autunnale”, ha dichiarato Guye Adola.
Oltre 10000 partecipanti hanno preso parte alla quarantacinquesima edizione della Huawei RomaOstia in una giornata con cielo coperto e una temperatura di 13°C.