Grande impresa del campione olimpico del salto in alto, Ivan Ukhov, che al meeting indoor di Praga, sabato 1 marzo, ha eguagliato il record europeo indoor del tedesco Carlo Thranardt, ottenuto il 26 febbraio 1988 a Berlino e quello all’aperto detenuto dallo svedese Patrick Sjoberg, che lo stabiì sulla pedana di Stoccolma nel 1987. Ukhov ha superato l’asticella posta a 2,42 m al primo tentativo con ampio margine. Successivamente ha sbagliato tre tentativi a 2,44, un centimetro in più rispetto al record del mondo indoor stabilito dal cubano Javier Sotomayor ai Mondiali indoor di Budapest 1989. Solo Sotomayor ha fatto meglio nella storia rispetto a Ukhov, con 2,45 m all’aperto a Salamanca nel 1993 e, appunto, 2,43 m indoor. Ukhov è entrato in gara a 2,15 m che ha superato al primo tentativo così come le quote successive di 2.,24, 2,33 e 2,42 m. Aleksey Dmitrik, che ha superato 2,40 m in questa stagione a Arnstadt, si è classificato secondo con 2,33 m. In questa stagione Ukhov ha vinto tutte le sette gare disputate con misure sempre comprese tra i 2,36 e i 2,42 m !
Nelle altre gare del meeting di Praga (città che ospiterà gli Europei indoor del 2015) vanno sottolineati anche il ritorno ai 2 metri della due volte campionessa mondiale Blanka Vlasic, tornata alla vittoria dopo sette mesi di assenza per infortunio e per questo motivo commossa fino alle lacrime alla fine della gara, il 6”49 dell’ex campione del mondo dei 100 metri Kim Collins, arrivato a due centesimi dalla migliore prestazione mondiale dell’anno, il bel 7”51 di Dayron Robles sui 60 a ostacoli. il 17,32 m del cubano Pedro Pablo Pichardo nel triplo e la terza migliore prestazione di sempre del campione europeo dei 400 m, Pavel Maslak, sui 500 m con 1’00”36. Per il mezzofondo da sottolineare il buon 4’09”08 della diciassettenne Dawit Serayum (vice campionessa mondiale Allieve nel 2013) sui 1.500 m e il 2’01”67 di Jennifer Meadows sugli 800 m.