Coronavirus – Run 5.30, annullato il tour 2020

Coronavirus – Run 5.30, annullato il tour 2020

29 Marzo, 2020
Francesca Grana

La decisione definitiva dopo una drammatica telefonata con i collaboratori di Bergamo, new entry del circuito delle corse all’alba. Nel 2021 si correrà con la maglia che sarebbe stata utilizzata nel 2020. Venerdì 3 aprile diretta Facebook sulla pagina dell’organizzazione.

Niente corse all’alba per il 2020. L’inizio del tour di Run 5:30 era previsto per venerdì 15 maggio, con l’ormai tradizionale prima tappa di Verona, ma nella serata di sabato 28 marzo un “post triste” sulle pagine social della manifestazione ha reso nota la rinuncia.

Appuntamento al 2021

“Il tour 5.30 sarà nel 2021, come le Olimpiadi” è il titolo del post in cui Sergio Bezzanti e Sabrina Severi, ideatori e organizzatori delle corse all’alba, rendono noto il rinvio al 2021: “Potete immaginare quanto sia difficile pubblicare questo post – scrivono -. Avremmo voluto posticiparlo o fare una città alla volta ma questa è la scelta migliore da fare adesso. La decisione è stata presa di comune accordo con i nostri sponsor e i partner di tutte le città del tour 5.30.”

«Le abbiamo pensate tutte – spiega Sergio Bezzanti a Correre – compreso girare per le città col furgone, tappa per tappa, nelle date previste, distribuire le maglie agli iscritti e lasciare che ognuno la indossasse in una propria corsa virtual, concetto che abbiamo già sviluppato in questi anni. Oppure procedere di tappa in tappa, decidendo di volta in volta, in base all’evoluzione delle disposizioni del Governo, se rinviarla a dopo o effettuarla…»

“Effetto Bergamo” 

«… Avremmo dovuto fare i conti comunque con una difficoltà oggettiva: la preparazione delle tappe avviene prima della partenza del tour, attraverso incontri con le singole amministrazioni e i collaboratori locali, e questo ora non è possibile. Ma il messaggio decisivo è arrivato da Bergamo, la città che quest’anno avrebbe debuttato nel circuito e che è stata colpita in modo drammatico dall’epidemia di Coronavirus. Sono stati loro a chiamarci e a dirci che non se la sarebbero sentita comunque, indipendentemente dallo stato di libera circolazione o meno nei giorni dell’evento (venerdì 26 giugno, ndr): “Quando potremo uscire di casa andremo a piangere i nostri morti, cosa che fino a questo momento non abbiamo potuto fare”, ci hanno detto con le lacrime agli occhi.»

«5.30 è leggerezza, di cui si sente un gran bisogno, ma non possiamo andare col nostro abituale sorriso a casa di chi, in questo periodo, non può permettersi di sorridere.» 

Come le olimpiadi

Il paragone con i Giochi olimpici, insito nel titolo del post, può sembrare eccessivo, ma Sergio Bezzanti, nella vita, è anche grafico pubblicitario ed esperto di marketing, e così spiega il motivo del paragone: «I giochi si svolgeranno nel 2021, ma già si sa che tutto sarà ancora marchiato “Tokyo 2020”. Il merchandising, ad esempio, è tutto “Tokyo 2020”, miliardi di dollari già spesi, ma in questa scelta c’è un messaggio più forte della convenienza economica: il 2020 resta con noi, il 2021 sarà soprattutto la fine del percorso, il ritorno alla vita, nel quale ci porteremo tutti dietro il 2020.»

«Nel suo piccolo, anche la Run 5.30 sarà così: le maglie di chi correrà il prossimo anno saranno quelle del tour 2020, perché nella corsa come nella vita, soprattutto nella vita, questo periodo ci accompagnerà sempre. Ognuno, poi, le personalizzerà come vuole, barrando lo zero e scrivendoci uno, o altro.»

Appuntamento su Facebook

Il popolo della Run 5:30 è stato convocato sulla pagina Facebook “Run 5.30 Italia”, venerdì 3 aprile alle 17.30: «Racconteremo cosa stiamo facendo e cosa faremo fino al prossimo anno, insieme».