Prefontaine Classic – Grande mezzofondo e Barshim vola a 2,40 nell’alto

Prefontaine Classic – Grande mezzofondo e Barshim vola a 2,40 nell’alto

02 Giugno, 2013

Ovunque si trovi, se Steve Prefontaine ha potuto vedere il meeting che la sua Eugene (USA) ancora una volta gli ha dedicato, non avrà potuto far altro che rimanerne profondamente soddisfatto,. Il Prefonataine Classic, svoltosi nella culla dell’atletica a stelle e strisce in una cornice di pubblico straordinaria, ha regalato due giornate memorabili, ricche di gare appassionanti nel mezzofondo, perché incerte fino all’ultimo metro, e ben dieci migliori prestazioni mondiali dell’anno con la perla del 2,40 m del talento del Qatar Mutaz Essa Barshim nel salto in alto.
Il più importante meeting statunitense, che ricorda ogni anno, appunto, l’indimenticato mezzofondista Steve Prefontaine, quarto alle Olimpiadi di Monaco di Baviera 1972 sui 5.000 m, si é svolto in due giornate con il prologo chiamato “The distance night”, andato in scena venerdì (quando in Italia erano le 4.30 del mattino) sotto forma di un 10.000 m maschile, che valeva come un vero e proprio trial etiope per i prossimi Mondiali di Mosca. Alla fine di una gara non velocissima, a causa anche di un passaggio in 13’33”51 a metà gara, ma molto emozionante fino alla fine, l’ha spuntata il grande Kenenisa Bekele, che ha resistito allo sprinti finale dell’ex campione del mondo di cross, Imane Merga, spuntandola per ventotto centesimi di secondo in 27’12”08, primo di una serie di dieci migliori prestazioni mondiali dell’anno nelle due giornate. L’Etiopia ha completato la tripletta con Abera Kuma, che ha chiuso in terza posizione in 27’13”10. Tariku Bekele, bronzo olimpico a Londra, ha concluso staccato in 27’38”. In questa gara era impegnato anche Daniele Meucci, che si è classificato quindicesimo in 28’17″50.
800 metri donne: migliore prestazione mondiale 2013 della Nyonsaba – Francena Nyonsaba ha destato una straordinaria impressione vincendo gli 800 m in 1’56”72, nuova migliore prestazione mondiale dell’anno, non molto lontano dal suo record del Burundi, stabilito l’anno scorso a Bruxelles con 1’56”59. La statunitense Brenda Martinez si è classificata seconda in 1’58”18 davanti all’ex campionessa mondiale Janeth Jepkosgei, terza in 1’58”71, ma ha stupito soprattutto la diciassettenne Mary Cain, che ha fermato il cronometro in 1’59”51, record statunitense juniores e soprattutto terzo tempo della storia a livello under 18 e miglior tempo dal 1997 per questa fascia d’età. Mary Cain, allieva di Alberto Salazar, é la nuova stella del mezzofondo statunitense. Esplosa nell’ultima stagione indoor, Mary ha stabilito il record statunitense juniores dei 1.500 m correndo in 4’04”62 di recente, prestazione che la pone tra le grandi protagoniste dei Mondiali allievi di Donetzk del prossimo luglio. In molti la paragonano già alla grande Mary Decker.
Bowerman mile: Kiplagat batte di un soffio Kiprop – C’era tanta attesa per il Bowerman mile, che ricorda la figura di Bill Bowerman, allenatore di Prefontaine. Il miglio, che come tradizione chiude il Prefontaine Classic, ha visto la vittoria del vice campione mondiale dei 1.500 m, Silas Kiplagat, in 3’49”48, migliore prestazione mondiale dell’anno, per appena cinque centesimi di secondo sull’iridato Asbel Kiprop. Quest’ultimo è andato in testa a 400 metri dalla fine, ma negli ultimi 50 metri, Kiplagat ha lanciato il suo sprint vincente. L’etiope Aman Wote ha stabilito il record personale con 3’49”88. “Non mi ero accorto che qualcuno stesse arrivando da dietro. E’ una lezione per il futuro. Dovrò prestare attenzione sul rettilineo finale”, ha detto Kiprop.
5.000 m uomini – Soi batte Farah – Un’altra vittoria per il Kenya è arrivata da Edwin Soi, che ha battuto il due volte campione olimpico Mo Farah in 13’04”75, migliore prestazione mondiale dell’anno. Farah, che ha scelto all’ultimo di schierarsi sui 5.000 m anziché sui 10.000 m, come programmato originariamente, dopo un virus che lo ha colpito nelle ultime settimane, ha tagliato il traguardo in 13’05”88 dopo i due successi nelle ultime due edizioni del Prefontaine Classic (sui 10.000 m nel 2011, con il record europeo, e sui 5,000 nel 2012). Il campione britannico ha preso la testa a un giro dalla fine, ma Soi è rimasto incollato alle sue spalle e lo ha trafitto allo sprint negli ultimi 200 metri.
5.000 m donne – Dibaba su Cherono – Molto bella anche la gara dei 5.000 m femminili, dove la due volte campionessa olimpica dei 10.000 m, Tirunesh Dibaba, alla prima gara sui 5.000 m in pista dopo il bronzo alle Olimpiadi di Londra, ha lanciato la volata a 600 m dalla fine, ma nel finale ha dovuto resistere alla splendida rimonta dell’ex campionessa mondiale juniores di cross e dei 5.000 m Mercy Cherono. La Dibaba, che solo una settimana fa ha vinto la 10 km su strada della Great Manchester Run, ha conquistato il successo in 14’42”01 per 50 centesimi sulla Cherono migliorando il tempo più veloce dell’anno detenuto dalla sorellina Genzebe e stabilito due settimane fa a Shanghai.
3000 a siepi uomini: Conseslus Kipruto fa il record del meeting – La nuova stella dei 3.000 a siepi, Conseslus Kipruto, campione del mondo juniores a Barcellona 2012 a soli 17 anni, ha stabilito il record del meeting con 8’03”59 strappandolo a Paul Kipsiele Koech. Il campione mondiale e olimpico Ezekiel Kemboi sembrava avere in pugno la vittoria quando ha sferrato il suo attacco a 200 m dalla fine, ma negli ultimi 40 m il diciottenne Kipruto ha sferrato l’attacco all’interno. Kemboi ha allungato la mano ostruendo il suo giovane rivale, ma Kipruto, pur chiaramente ostacolato, è riuscito a spuntarla conquistando il secondo successo consecutivo in Diamond League dopo quello di Shanghai.
1.500 m donne – Kipyegon: 3’58”58 – Una delle grandi novità della stagione è la junior keniota Faith Kipyegon, che a Eugene è scesa ancora sotto i 4 minuti con 3’58”58, secondo tempo della carriera dopo il 3’56”98 di Doha, il 10 maggio scorso. La Kipyegon è emersa nel 2011 vincendo il titolo mondiale di cross nella gara juniores, che ha bissato quest’anno a Bydgosccz in Polonia. Lo scorso anno ha vinto il titolo mondiale juniores a Barcellona sui 1.500 m e, nonostante la giovane età, è riuscita a partecipare alle Olimpiadi di Londra. A Doha ha stabilito il record africano juniores e quello keniota assoluto correndo in 3’56”98. Secondo posto per la campionessa olimpica di Pechino, Nancy Langat, tornata a buoni livelli con 4’01”41.
800 metri uomini – Assente Rudisha, domina Aman – In assenza di David Rudisha, rimasto precauzionalmente fermo a causa di un piccolo infortunio al ginocchio, il diciannovenne etiope Mohamed Aman ha dominato gli 800 m in 1’44”42 in una gara molto qualificata dove il più lento degli iscritti era il finalista olimpico britannico Andrew Osagie, accreditato con 1’43”77 !
Il meglio del resto del Prefontaine Classic

Alto uomini – Barshim vola a 2,40 m – La giovane stella del Qatar Mutaz Essa Barshim ha regalato la perla del meeting di Euguene volando a 2.40 m, migliorando il record asiatico che lui stesso deteneva con il 2.39 m di Losanna, l’anno scorso, in condominio con il cinese Zhu Jianhua, che volò oltre questa quota nel 1984. Il risultato del ventunenne talento forgiato all’Aspire Accademy di Doha è il migliore degli ultimi 13 anni all’aperto. Era infattii dal meeting di Londra del 2000, quando il russo Vyacheslav Voronin volò proprio a 2,40 che non si registrava una misura del genere, anche se Stefan Holm e Ivan Ukhov erano riusciti nell’impresa a livello indoor. Barshim si inserisce al quarto posto delle liste all.time. Erick Kynard è secondo con 2,36 m, a pari misura, ma con un numero minore di errori rispetto al candese Dereck Drouin in una gara di altissimi contenuti tecnici.
Disco uomini – 69,75 di Harting – Il campione mondiale e olimpico del disco, Robert Harting, fa volare l’attrezzo a un eccellente 69,75 m, migliore prestazione mondiale dell’anno, ma soprattutto porta a 35 la sua striscia di successi consecutivi che resiste dall’agosto 2010. In una gara dagli elevati contenuti tecnici il polacco Piotr Malachowski ha portato il suo personale stagionale a 68,19 m. Ottimi anche il 65,63 m dell’iraniano Ehsan Hadadi, argento a Londra 2012, e il 65,54 m del tedesco Martin Wierig.
Asta uomini – Lavillenie a 5,95 m – In una sfida diventata ormai un classico per gli appassionati tedeschi, il campione olimpico del salto con l’asta, Renaud Lavillenie, ha battuto i suoi rivali tedeschi Bjorn Otto, Raphael Holzdeppe e Malte Mohr superando la migliore prestazione mondiale dell’anno con 5,95 m al terzo tentativo. Otto si era portato in testa superando 5,90 m al secondo tentativo mentre il francese ha avuto bisogno di tre prove per centare questa misura. Holzdeppe e Mohr hanno completato una gara stellare chiudendo terzo e quarto con la stessa misura di 5,84 m.
100 m piani donne – 10”71 ventoso della Fraser – In una gara degna di una finale olimpica o mondiale, la due volte campionessa olimpica dei 100 m Shelly Ann Fraser vola in 10”71 precedendo la nigeriana Blessing Okagbare (10”75) e la due volte campionessa olimpica dei 200 m, Veronica Campbell Brown, ma il vento di +2.2 m/s non permette l’omologazione. Sotto gli 11 secondi sono scese anche la giamaicana Kerron Stewart (10”97) e l’ivoriana Murielle Ahouré (10”98).
200 m uomini – Giamaica protagonista anche nei 200 m con Nickel Ashmeade, vincitore per due centesimi di secondo sullo statunitense Walter Dix in 20”14.
110 a ostacoli uomini – Il bronzo olimpico Hansle Parchment vola in 13”05, tempo con cui migliora il già suo record nazionale. Di notevole spessore anche il 13”08 del giovane cubano Orlando Ortega, che ha preceduto il forte statunitense David Oliver di due centesimi.
100 m piani uomini – 9”88 ventoso di Gatlin – Vento oltre la norma anche sui 100 m maschili, dove il bronzo olimpico Justin Gatlin vola in 9”88 con +2.6 m/s alle spalle. Sotto i 10 secondi anche Mike Rodgers (9”94) davanti al finalista olimpico Ryan Bailey (10”00).
400 m uomini – Merritt supera James – Attesissima era anche la sfida dei 400 m tra gli ultimi due campioni olimpici, Lashawn Merritt e Kirani James. Lo statunitense Merritt, oro a Pechino 2008, ha avuto una partenza fulminante e ha resistito al ritorno di James sul rettilineo finale battendolo per sette centesimi in 44”32.
400 m donne – Amantle Montsho ha collezionato il terzo successo stagionale in Diamond League sui 400 m (50”01) battendo di 36 centesimi la giovane statunitense Francena McCorory.
Salto triplo donne – Ibarguen: 14,98 m ventoso – La colombiana Catherine Ibarguen sfiora i 15 m con 14.98 m, ma un vento a favore di +2.2 m/s le nega la gioia della migliore prestazione mondiale dell’anno. La medagliata mondiale e olimpica porta a 8 il bottino di punti nella Diamond Race dopo il successo di Shanghai. L’iridata di Daegu 2011, Olga Saladuha, si classifica seconda con il miglior salto regolare della giornata (14,85), che le vale così la migliore prestazione mondiale dell’anno. Ottima prestazione per la giamaicana Kimberley Williams, terza con 14,73 m con un vento irregolare di +2,7 m/s.
Lancio del giavellotto donne – La prima giornata, dedicata al mezzofondo e ad alcuni concorsi validi per la Diamond Race, è stata piena di ottimi risultati come il 67,70 m della giavellottista tedesca Christina Obergfoll, che ha collezionato la sua seconda vittoria consecutiva nella Diamond League 2013 dopo il successo della settimana scorsa a New York con 65,33 m.
Lancio del martello donne – Un altro successo tedesco è arrivato dalla primatista del mondo ed ex campionessa mondiale del lancio del martello di Osaka 2007, Betty Heidler, che con 75,21 m al quinto tentativo ha avvicinato la sua migliore prestazione mondiale dell’anno di 75,80 m. La Heidler ha battuto la polacca Anita Wlodarczyk 74,73 m) e la campionessa olimpica e mondiale Tatyana Lysenko (72,82 m) nella sfida tra le ultime tre vincitrici iridate.
Getto del peso donne – Adams vince per appena tre centimetri – Vittoria di misura per la due volte campionessa olimpica e tre volte iridata del lancio del peso, Valerie Adams, che ha acciuffato il successo al quinto tentativo con la misura di 20,15 m, appena tre centimetri meglio della cinese Gong Lijao, che si era portata in testa con un lancio di 20,12 m al terzo tentativo.
Salto in lungo uomini – Molto avvincente anche la gara del salto in lungo maschile, vinta dal russo Aleksander Menkov che ha conquistato la vetta delle liste mondiali stagionali con 8,39 m al quinto tentativo, migliore risultato delle ultime due stagioni. Menkov, campione europeo indoor a Goteborg 2013 e vincitore dell’ultima Diamond League nel 2012, ha avvicinato il primato russo di Leonid Voloshin che nel 1988 volò a 8,46. Il brasiliano Mauro Da Silva ha vinto il bel duello per il secondo posto con il campione olimpico Greg Rutherford. Da Silva realizza 8,22 m al quinto tentativo dopo aver ottenuto un secondo miglior salto di 8,14 m. Il britannico eguaglia Da Silva all’ultimo tentativo, ma deve accontentarsi del terzo posto, perché ha fatto registrare un secondo peggior salto di 7,97 m.