Più scale, meno palestre

Più scale, meno palestre

18 Luglio, 2018
Foto: Giancarlo Colombo

Ero in vacanza, seduto nella hall di un bell’albergo ad aspettare mia figlia per andare in palestra e assistevo rilassato al passaggio dei clienti dell’hotel. In quel via vai sono stato attratto dall’arrivo di una Ferrari, rossa e fiammante, dalla quale era sceso un quarantenne magro, abbronzato e dall’incedere sportivo. Arrivato alla reception aveva ritirato la chiave della stanza per salire e, nel frattempo, il facchino aveva prontamente preso le sue due valigie. Mezz’ora più tardi, mentre con mia figlia stavamo correndo sul tapis roulant e facendo un carico sull’ellittica, in palestra era arrivato anche il ferrarista che, dopo alcuni movimenti di riscaldamento, si era dedicato a esercizi di potenziamento. Tra questi, ne aveva svolti alcuni con il bilanciere che erano l’esatta riproduzione del trasporto delle valigie. Come mai dunque non aveva portato da sé i bagagli in camera, compiendo un gesto comune per una persona? Qual è la differenza tra l’alzare dei pesi in palestra e il trasportare delle valigie, se non il contesto in cui si svolgono le due azioni?

Tanti podisti si comportano in maniera simile al ferrarista. Rientrando da una seduta specifica, in attesa di prendere l’ascensore, osservano sul proprio computer da polso il carico svolto. Chilometri percorsi, passi fatti, calorie bruciate eccetera misurano l’entità dello sforzo e nel corridore nasce il compiacimento per aver svolto un buon allenamento. Per questi podisti, poi, spesso vale la regola che afferma: “Di più è meglio”; ma come mai, in seguito, prendono l’ascensore per salire uno, due, tre piani? Fare 20, 30, 40 gradini non è altrettanto allenante ed efficace che percorrere 100, 200, 300 m in salita durante la seduta? Portare pesi, percorrere tratti a piedi, pedalare fino al lavoro, fare le scale e altre attività fisiche dovrebbero essere azioni quotidiane che rientrano nella normalità. L’impegno che comportano questi movimenti ha un risvolto psicologico differente dall’andare in palestra, a correre, a pedalare o a nuotare. Portare uno scatolone pesante è un gesto umile rispetto ad alzare un bilanciere del medesimo peso, eppure i bicipiti si gonfiano allo stesso modo.

Spesso accade che le difficoltà che si riscontrano, ad esempio, nell’alzare e trasportare uno scatolone pesante vengano affrontate tramite un esercizio artificiale da pa- lestra e non con il trasportare più spesso scatoloni. Il podista che deve mettersi a camminare perché la salita della gara è troppo ripida pensa che gli manchi la forza e che possa compensare questa lacuna facendo i pesi in palestra. Le scale del palazzo dove abita non appaiono, nella sua mente, come un’efficace opportuni- tà allenante.

Questi comportamenti spiegano la dipendenza della mente dall’ambito in cui si verificano certe situazioni, un aspetto che limita la capacità di esprimere il proprio potenziale fisico perché si è vincolati a modi di pensare ristretti.

Articoli correlati

Come preparare una gara di 10 km

I consigli su come costruire una condizione solida guidati dallo stimolo per il raggiungimento di un traguardo: una gara di 10 km da affrontare bene. Il successo crescente delle gare di 10 km conferma che si tratta di un obiettivo alla portata di molte persone di tutte le età e condizioni fisiche.Il nostro monitoraggio del […]

Abc del running: come il corpo si adatta alla corsa

L’adattamento alla corsa è fondamentale per il nostro fisico in tante situazioni. Quando ci si avvicina per la prima volta al running ma anche quando si vogliono migliorare le prestazioni. La corsa, soprattutto negli ultimi anni, sta riscuotendo un enorme successo e sempre più persone si avvicinano con passione a questa disciplina. Succede molto spesso […]

Recupero attivo e corsa rigenerante

La corsa rigenerante è una forma di recupero attivo che raramente viene inserita nei moderni programmi di allenamento, nonostante gli ottimi riscontri di chi invece l’ha adottata. Scopriamo come. Il rischio di ogni runner è di pensare solo all’allenamento dedicandosi senza tregua alla ricerca di ogni novità e di ogni possibile suggerimento con l’obiettivo di […]

Allenamento progressivo, istruzioni per l’uso 

L’allenamento progressivo è fonte di miglioramento sotto diversi punti di vista Allenamento progressivo: cos’è e per chi Progressivo: ritmi e distanze L’allenamento progressivo i 4 punti cardine Un lavoro evoluto Per i neo-runner stanchi dei soliti ritmi lenti, l’allenamento progressivo rappresenta uno stimolo fonte di miglioramento sotto diversi punti di vista. Un utile “ripasso”, invece, […]