Un intestino in salute regala serenità e felicità, due armi fondamentali per un’ottima prestazione atletica. Da anni si conosce lo stretto rapporto che intercorre tra cervello e intestino cosa che fa parte anche del linguaggio comune: sentiamo le farfalle nello stomaco quando siamo innamorati, mandiamo giù bocconi amari, digeriamo novità…
Nell’ultimo decennio in questo rapporto intestinocervello si è inserito un terzo protagonista, il microbiota intestinale. Il numero di cellule microbiche che albergano nell’intestino supera di 10 volte il quello delle cellule che compongono il corpo umano. I geni, 150 volte più numerosi rispetto a quelli presenti nel corpo umano, consentono alle cellule dell’intestino di svolgere un’enorme attività metabolica.
Il rapporto tra ciò che mangiamo, i livelli di attività fisica e la ricchezza dei microbiota è essenziale per mantenersi in buona salute.
Il microbiota influenza i livelli di un potente neurotrasmettitore, la serotonina, l’ormone della felicità, che influisce moltissimo sulla nostra vita regolando umore, sonno, sessualità e appetito. Deficit di serotonina causano depressione, disturbi del comportamento alimentare, manie e ansia.
Di intestino e microbiota intestinale ne parliamo ampiamente su Correre di agosto, ecco qui qualche strategia da adottare:
– la nascita per via naturale, l’allattamento al seno e un corretto svezzamento sono la base per la costruzione di un buon microbiota.
– Consumare quotidianamente prodotti probiotici (kefir, yogurt, verdure latto-fermentate, crauti) e prebiotici come frutta, verdura, tuberi come cipolle e topinambur e cereali integrali.
– Evitare usi impropri di antibiotici o altri farmaci.
– Fare attività fisica quotidiana (il movimento favorisce la crescita di tante specie batteriche diverse nel nostro intestino)