Gianmarco Tamberi si è qualificato per la finale del salto in alto dei Mondiali di Pechino nella calda mattinata di venerdì superando tutte le misure fino a 2.29m al primo tentativo (percorso netto a 2.17, 2.22, 2.26 e 2.29). Il marchigiano ha poi sbagliato tre tentativi a 2.31 ma è stato sufficiente per accedere alla finale di domenica. In finale sono passati in 14. Tra questi il canadese Dereck Drouin e il cinese Zhang Guowei che valicano tutte le misure fino a 2.31 al primo tentativo.
Qualificazione a 2.31 ma con qualche errore per Mutaz Barshim e Bohan Bondarenko. Vanno fuori nomi di grande livello come Ivan Ukhov, Andiy Protsenko e Robbie Grabarz.
Sono stati in nove a superare 2.31 alla prima mentre cinque hanno superato lo scoglio della qualificazione con 2.29: oltre a Tamberi, i bahamensi Donald Thomas e Trevor Berry, il russo Denis Tsyplakov. Passano anche il cipriota Choundrokoukis, il greco Baniotis, il tedesco Onnen.
Purtroppo Marco Fassinotti non ha preso parte alla qualificazione per il riacutizzarsi di un problema alla caviglia spuntato pochi giorni prima del Mondiale. “Ho preso una decisione intelligente. Abbiamo lavorato 50 settimane ma il problema si è presentato pochi giorni prima dei Mondiali. Saltare zoppicando avrebbe significato sovraffaticare e farmi ancora più male all’altra gamba” ha commentato Fassinotti.
“Non sono abituato ad allenarmi al mattino. Mi sentivo rigido e non ho affrontato la gara come avrei voluto. In qualificazione non mi rado ma in finale prometto che scenderò in pedana con metà barba. Questo rito è diventato un simbolo. Seguirò il mio rito di radermi pochi minuti prima della gara. Mi dispiace per la rinuncia di Marco Fassinotti. Penso che saremo in tanti a giocarci il podio in pochi centimetri. Ringrazio i miei tanti fans che mi hanno sostenuto anche durante la notte italiana” ha detto Tamberi.