Un’incredibile finale di salto in alto ha calamitato l’attenzione del pubblico del Bird’s Nest nell’ultima elettrizzante giornata dei Mondiali di Pechino. Addirittura il canadese Drouin, il cinese Guowei e Bondarenko si sono giocati la medaglia d’oro in uno spareggio a tre dopo aver terminato a pari merito senza errori fino a 2.33 prima di sbagliare tre prove a 2.36m.
Si è passati così al jump-off e l’asticella è stata posta a 2.36m. Tutti e tre hanno sbagliato e l’asticella è stata posta a 2.34 che solo il canadese ha superato. Derek Drouin vanta la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra e un personale di 2.40m realizzato nel 2014. In stagione ha superato due volte quota 2.37 ai Panamerican Games di Toronto e al meeting di Eberstadt (dove vinse sul nostro Gianmarco Tamberi che in quell’occasione migliorò il record italiano con 2.37). Al secondo posto a pari merito Bohdan Bondarenko e Zhang Guowei con 2.33.
Fuori dal podio Mutaz Barshim che ha superato 2.33 al primo tentativo ma con un errore a 2.29.
Gianmarco Tamberi si è piazzato ottavo con 2.25 prima di sbagliare tre prove a 2.29 con un ultimo tentativo fallito di poco per aver abbattuto l’asticella con i polpacci. “Davvero non me lo so spiegare. Già nel riscaldamento è andato tutto male. A 2.29 ho cercato di tirare fuori tutta la cattiveria dentro di me. Ho provato un salto di cattiveria ma l’asticella è caduta di un niente. Sono abituato a gareggiare davanti a grandi palcoscenici e il fatto che ci fossero aspettative non mi ha creato problemi. Anzi mi esaltano. E’ stata una gara iniziata male e finita peggio. Mi sarebbe piaciuto giocarmi meglio questo mondiale” ha detto un deluso Tamberi.
Il 23enne marchigiano non deve essere deluso perché ha saputo fare comunque una stagione fantastica e siamo certi che saprà fare tesoro dell’esperienza in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro.