Pechino 2015: Yego, da You Tube al titolo iridato

Pechino 2015: Yego, da You Tube al titolo iridato

27 Agosto, 2015

Il Kenya non vince più solo nel mezzofondo ma anche nelle prove più tecniche. Dopo il trionfo sui 400 ostacoli di Nicholas Bett, è stato il turno del ventiseienne Julius Yego che ha fatto volare il giavellotto alla sensazionale misura di 92.72 (diventando il terzo giavellottista di sempre) al quarto tentativo rispondendo all’88.99 dell’egiziano Ihab Abderrahman El Sayed, suo compagno di allenamenti al High Performance di Kuortane sotto la guida del tecnico finlandese Pettari Piironen.
Era dalla finale mondiale di Edmonton dove Jan Zelezny vinse con 92.80m che il giavellotto non atterrava così lontano. Yego aveva un personale di 91.39 stabilito quest’anno a Birmingham.

Yego e El Sayed rappresentano la nuova frontiera della globalizzazione del giavellotto che non è più solo Europa del Nord ma anche Africa e Centro America. La Finlandia, terra dove il giavellotto è religione, ha difeso il suo blasone vincendo l’argento con Tero Pitkamaki che ha scagliato l’attrezzo a 87.64m. Il tedesco Thomas Rohler e il finlandese Antii Ruuskanen hanno completato una grande finale piazzandosi rispettivamente al quarto e al quinto posto con 87.41 e 87.12.

“E’ incredibile per un keniano vincere il titolo mondiale del giavellotto. A Mosca sfiorai il podio ma fui superato al quarto lancio. Ho iniziato il giavellotto perché amavo molto questa specialità e iniziai a studiare la tecnica guardando i video di Andreas Thorkildsen e Tero Pitkamaki su You Tube. Per questo il mio soprannome è Mr You Tube. Dopo aver lanciato oltre i 92 metri ho sentito un dolore al piede e ho deciso di non prendere rischi sapendo che nessuno sarebbe riuscito a raggiungere la mia misura. Dopo aver realizzato 91.39 a Birmingham ho incominciato a credere nelle mie potenzialità” ha detto Yego.