Arriva il 30 gennaio questo modello che dispone di una intersuola in “Nike React”. Ammortizzazione elevata e ritorno di energia in un’unica scarpa, la cui struttura favorisce l’immediato spostamento in avanti del peso del corpo fin dal momento dell’impatto del piede col terreno. Uno studio indipendente ne certifica la capacità di ridurre gli infortuni del 52% rispetto ai modelli tradizionali per il controllo del movimento.
Nike ha diffuso immagini e informazioni tecniche della nuova Nike React Infinity Run (nella foto), che arriverà sul mercato il 30 gennaio.
La schiuma “Nike React”
“Nike React” è il nome della schiuma “proprietaria”, cioè realizzata e brevettata dalla stessa Nike, che costituisce la base dell’intersuola di questo nuovo modello e che rappresenta un’evoluzione di quella utilizzata in una prima versione sperimentale nella Nike Vaporfly 4% che accompagnò Eliud Kipchoge nel primo tentativo di attacco al muro delle due ore in maratona (Monza, 6 maggio 2017, 2:00’25” il risultato finale).
Dai risultati di quell’episodio e dai miglioramenti fatti registrare nella stessa stagione da altri top runner, la Nike ricavò le informazioni necessarie a definire il percorso tecnico di sviluppo di una schiuma, Nike React, appunto, che rendesse disponibili, in una stessa calzatura, un’ammortizzazione elevata e il ritorno di energia, che rappresenta oggi la frontiera tecnica con la quale si misurano i principali brand del mondo del running.
Comfort e reattività
La nuova Nike React Infinity Run è stata concepita quindi come una scarpa al tempo stesso morbida e reattiva, destinata a un pubblico di runner ancora più ampio di quello di altri modelli. L’azienda ha parlato, infatti, di una calzatura più “democratica”, lasciando intendere che avrà un prezzo più contenuto rispetto a quelli della famiglia “Vaporfly”.
Vista dall’alto, la base dell’intersuola si presenta ampia, in grado quindi di accogliere il piede all’impatto assicurandone la stabilità. Vista di profilo, invece, la scarpa mette in evidenza la struttura rialzata nella parte anteriore, studiata per favorire, fin dal momento dell’impatto del piede col terreno, l’immediato spostamento in avanti del peso del corpo, contribuendo a mantenere il piede in linea con la direzione di corsa e contenendone le oscillazioni laterali.
Riduzione degli infortuni
«Va sempre ricordato che una scarpa che smorza bene la frenata abbatte a circa un quinto il rischio di infortuni rispetto a quelle che non smorzano la frenata – precisa Filippo Pavesi, esperto di calzature di Correre -. Già così a prima vista, la suola della Nike React Infinity Run appare capace di un buon effetto di smorzamento delle componenti di forza orizzontali al momento della frenata, come già accadeva con le altre “React.”. Le proveremo.»
Sul tema “infortuni”, la Nike ha comunicato i risultati di uno studio realizzato dall’istituto indipendente British Columbia Sports Medicine Research Foundation con 226 runner di Nike, suddivisi in due gruppi che affrontavano lo stesso programma di allenamento utilizzando rispettivamente le Nike React Infinity Run e una calzatura tradizionale per il controllo del movimento (la Nike Structure 22). Alla fine del periodo di sperimentazione, il gruppo degli atleti che aveva utilizzato le Nike React Infinity Run presentava un’incidenza degli infortuni inferiore del 52% rispetto al gruppo che si era allenato con la scarpa a controllo tradizionale, con una minore presenza di sensazioni di dolore ai piedi e alle ginocchia.