Nella località turistica polacca di Sopot, a pochi chilometri da Danzica, vanno in scena da venerdì a domenica i Campionati del mondo indoor di atletica nella Ergo Arena, impianto al coperto multifunzionale già utilizzato per eventi sportivi e musicali. Assente per infortunio Lavillenie, le stelle saranno soprattutto la velocista Shelly Ann Fraser Pryce e i saltatori in alto Ivan Ukhov e Blanca Vlasic, quest’ultima al rientro dopo mesi lontano dalle pedane. Un programma di mezzofondo ricco di sfide stellari. Marco Fassinotti (alto), Margherita Magnani (1.500 m) e Paolo Dal Molin (ostacoli) le punte della ristretta formazione azzurra
Già in passato la Polonia ha ospitato grandi manifestazioni di atletica sempre a Bydgoszcz come i Mondiali Allievi del 1999, gli Europei Under 23 del 2003, i Mondiali Juniores 2008 e due edizioni dei Mondiali di cross (2010 e 2013) a dimostrazione della straordinaria capacità organizzativa di questo paese che ha dato i natali a leggende come la velocista Irena Szewisnka, tre volte campionessa olimpica e cinque volte campionessa europea negli anni 60-70 e figura importante all’interno del Council della IAAF.
Il mezzofondo rappresenterà uno dei momenti clou della rassegna iridata al coperto, grazie al trio delle meraviglie formato da Genzebe Dibaba, Hagos Gebrehiwt e Mohamed Aman.
3.000 metri con Genzebe Dibaba – È stata la regina dell’inverno, perché ha polverizzato ben tre record del mondo sui 1.500 e 3.000 m e sulle 2 miglia. Sui 3.000 m e sulle 2 miglia la più giovane delle sorelle Dibaba ha cancellato i record detenuti dalla connazionale Meseret Defar correndo rispettivamente in 8’16”60 a Stoccolma e in 9’00”48 a Birmingham. Sui 1.500 m ha migliorato il record detenuto dal 2006 dalla russa Yelena Soboleva correndo in 3’55”17 a Karlsruhe.
A Sopot la ventitreenne etiope, campionessa in carica dei 1.500 m a Istanbul 2012, ha scelto di schierarsi al via dei 3.000 m dove il record della manifestazione (8’33”82 dell’olandese Elly Van Hulst stabilito nel 1989) è destinato a cadere.
I 3.000 m potrebbero colorarsi di azzurro per la presenza di Margherita Magnani che punta a una finale dopo la brillante stagione indoor nella quale ha riscritto il record italiano dei 1.000 m ad Ancona (2’30”94) e ha realizzato la terza prestazione italiana sia sui 1.500 m (4’09”27 a Karlsruhe) sia sui 3.000 m (8’51”81 ai Millrose Games di New York).
800 metri con Aman – L’ottocentista Mohamed Aman cerca il tris di titoli iridati dopo il successo indoor di Istanbul 2012 e quello all’aperto di Mosca della scorsa estate. Il giovane talento etiope ha battuto il record africano indoor correndo in 1’44”52 a Birmingham e diventando il terzo della storia dopo Wilson Kipketer (1’42”67) e Yuriy Borzakovskiy (1’44”15). Il pubblico di casa seguirà con trepidazione i beniamini locali Adam Kscczot (doppio campione europeo indoor nel 2011 e 2013) e Marcin Lewandowski (campione europeo a Barcellona 2010).
3.000 metri con il “vecchio” Lagat – Attesissimi anche i 3.000 m maschili dove Bernard Lagat andrà a caccia del quarto titolo mondiale indoor della sua carriera (record con il quale supererebbe Haile Gebrselassie, vincitore nel 1997 a Parigi, nel 1999 a Maebashi e nel 2003 a Birmingham). Lagat affronterà in un vero e proprio scontro generazionale il giovane vice campione del mondo dei 5.000 m di Mosca 2013, Hagos Gebrehiwet, il più veloce in questa stagione grazie al 7’34”13 di Boston, e Dejan Gebremeskel, argento olimpico a Londra.
I 1.500 metri donne con l’Aregawi… – L’altra grande protagonista dell’inverno è Abeba Aregawi. Ha un nome etiope, ma gareggia con la maglia gialla della Svezia per la quale ha vinto gli Europei indoor sui 1.500 m a Goteborg, l’anno scorso, e i Mondiali di Mosca all’aperto sulla stessa distanza. Un mese fa ha stabilito il record europeo a Stoccolma con 3’57”91, tempo che fino al record di Genzebe Dibaba, stabilito pochi giorni prima, sarebbe stato nuovo limite mondiale. Interessante da seguire anche la giovane olandese Sifan Hassan, ventunenne di origini etiopi che gareggia con la maglia Oranje per la quale ha vinto il titolo europeo di cross under 23.
… e quelli maschili con Souleiman – Molto aperti i 1.500 m uomini con il talento di Gibuti Ayanleh Souleiman (bronzo a Mosca sugli 800 m), il marocchino Mohamed Moustaui (primatista stagionale con 3’35” a Stoccolma), il campione uscente Abdelati Iguider e i keniani Silas Kiplagat e Bethwell Birgen.
800 metri donne – Saranno una sfida tra le giovani Ajee Wilson, campionessa mondiale under 18 nel 2011 e juniores nel 2012, e la ventenne scozzese Laura Muir, che ha stabilito la seconda migliore prestazione britannica all-time sui 1.500 m con 4’05”32 a Birmingham. Solo la campionessa olimpica di Atene, Kelly Holmes, ha saputo far meglio nella storia della Gran Bretagna.
Altre gare – Le stelle
La sfida più attesa della rassegna polacca potrebbe essere quella dei 60 metri femminili tra la giamaicana Shelly Ann Fraser Pryce, campionessa olimpica a Pechino e Londra dei 100 m e iridata a Mosca sui 100 e 200 m, e l’ivoriana Murielle Ahouré, argento sui 100 e sui 200 m dietro alla giamaicana nella capitale russa. In questa stagione la velocista africana ha vinto l’unico scontro diretto a Birmingham in un arrivo al foto- finish con lo stesso tempo di 7”10.
Lo statunitense Marvin Bracy, campione nazionale due settimane fa a Albuquerque, si presenta come i grande favorito in virtù del miglior tempo di accredito di 6”48
La gara più attesa in chiave italiana è quella del salto in alto, dove Marco Fassinotti si presenta con la terza misura tra gli iscritti, con il recente record italiano (2,34 m) realizzato agli Assoluti di Ancona. Come il piemontese allenato dall’ex specialista inglese di origini pachistane, Fuzz Ahmed, hanno saltato il giovane russo Denis Tsyplakov e l’argento olimpico Erik Kynard. A livello mondiale la stella più attesa della rassegna sarà Ivan Ukhov, che ha recentemente eguagliato il record europeo indoor e outdoor superando 2,42 m a Praga e diventando così il secondo della storia alle spalle del cubano Javier Sotomayor (2,43 indoor ai Mondiali 1989 di Budapest e 2,45 all’aperto a Salamanca). Il duello tra Ukhov e il qatariota Mutaz Barshim (2,36 m in questa stagione) sarà tra i più attesi di questa stagione.
Molto attese anche le gare del peso con la quattro volte campionessa del mondo outdoor e due volte iridata indoor Valerie Adams, neozelanese, ma residente a Magglingen, in Svizzera, per gran parte dell’anno, e la sfida tra i giganti Ryan Whiting, campione del mondo in carica e primatista stagionale con 22,23 m ottenuto ai Campionati statunitensi ad Albuquerque, e il due volte iridato all’aperto David Storl, capace di esaltarsi nelle grandi rassegne internazionali, ma leggermente infortunato.
Negli ostacoli la grande stella sarà l’australiana Sally Pearson, campionessa mondiale in carica di Istanbul 2012, che la settimana scorsa ha realizzato il miglior tempo dell’anno con 7”79 nella prima edizione del meeting indoor ISTAF di Berlino. La Francia potrebbe vincere il primo titolo mondiale indoor dei 60 a ostacoli maschili grazie al giovane Pascal Martinot Lagarde (campione mondiale Juniores nel 2010), che si presenta con il miglior tempo mondiale dell’anno di 7”45. Speranze di finale per il vice campione europeo Paolo Dal Molin, che si presenta con il nono tempo di accredito di 7”60 ottenuto ai Campionati italiani di Ancona.
Le maggiori possibilità di primato del mondo sono riposte sul campione olimpico e mondiale Ashton Eaton, che difende il titolo di due anni fa a Istanbul, dove riscrisse la storia dell’eptathlon indoor con il punteggio record di 6.645 punti. Molto aperta si preannuncia la gara del pentathlon femminile con la primatista stagionale Sharon Day che ha portato il record statunitense a 4.805 punti, la campionessa del mondo outdoor Hanna Melnychenko e la vice iridata di Mosca Brianne Theisen Eaton, moglie di Ashton.
Un atteso ritorno sarà quello della croata Blanka Vlasic, che settimana scorsa ha superato 2 m a Praga dopo sette mesi di assenza per infortuni. La due volte campionessa mondiale sia a livello outdoor sia indoor dovrà vedersela con la giovane russa Maria Kuchina, che detiene la migliore misura dell’anno di 2,01 m ottenuta a Stoccolma, ma non sarà da sottovalutare la spagnola Ruth Beitia, donna di grande esperienza in queste rassegne internazionali e atleta in grado di superare i 2 m ai recenti Campionati nazionali. I salti regaleranno come da tradizione i risultati tecnici più interessanti della rassegna: da seguire anche il campione mondiale outdoor e europeo indoor del salto in lungo Aleksander Menkov, accreditato della migliore misura stagionale di 8,30 m, e il vice campione del mondo del triplo, Pedro Pablo Pichardo, che ha saltato di recente 17,76 m all’aperto a l’Avana. Peccato per l’assenza di Renaud Lavillenie, infortunatosi subito dopo il record mondiale di 6, 16 m nell’asta, stabilito “a casa” del fuoriclasse Bubka, nel meeting di Donetzk, il 15 febbraio. Il record è in sostanza “assoluto”, perché supera anche quello all’aperto, realizzato sempre da Bubka al Sestriere con 6,14 m nel 1994.