Nicole Svetlana Reina e Yemaneberhan Crippa hanno concluso nel migliore dei modi il mondiale allievi di Donetzk, il più ricco di successi per l’Italia in termini di finalisti (ben dieci tra i primi otto) anche se a Bressanone 2009 ci furono tre medaglie contro le due vinte in terra ucraina. Nicole Reina, allieva di Giorgio Rondelli, è stata un’autentica protagonista della finale dei 3000 siepi nella quale ha saputo battagliare con le fortissime africane.
La ragazza di origini ucraine é stata la migliore delle europee con il suo fantastico quinto posto in 6’40”70, nuovo primato personale demolito. Il primato italiano di Valeria Roffino (6’40”29) ha resistito di poco ma l’assalto è rinviato ad una prossima occasione.
Ha vinto la favorita keniana Rosefline Chepngenteich in 6’14”60 davanti alla connazionale Daisy Jepkemei (6’115”12) e all’etiope Yenshet Ansa (6’30”05).
Crippa, trentino di origini etiopi, è stato bravissimo a chiudere la sua finale dei 1500 metri in sesta posizione con il nuovo record italiano (3’45”02) migliorato di 60 centesimi rispetto al precedente primato detenuto dal compianto Cosimo Caliandro, indimenticato finalista della prima edizione dei Mondiali allievi di Bydgoszcz. Yemaneberhan, che significa braccio destro di Dio in amarico, è stato bravissimo a lottare fino al rettilineo finale per il podio. Il titolo mondiale è stato vinto dal keniano Robert Biwott in un eccellente 3’36”77 (record dei campionati) davanti all’eritreo Tesfu Tewelde (3’42”14) e all’altro keniano Titus Kibiego (3’42”97). E che dire del senese sempre di origini etiopi Yohannes Chiappinelli,sesto classificato nei 3000 con 8’27”76 con il primato personale migliorato addirittura di 12 secondi. L’etiope Yemit Kejelcha ha conquistato l’oro in 7’53”56 davanti al keniano Vedic Kipkoech (7’55”60) e a Aleksander Munyao (7’56”60).
Il mezzofondo è stato illuminato dal talento cristallino dell’islandese Anita Hinriksdottir che, dopo il quarto posto ai Mondiali Juniores di Barcellona 2012, ha vinto gli 800 metri in 2’01”13 battendo il record dei Campionati detenuto da Cherono Koech dall’edizione del 2009 a Bressanone. Annalisa Spadotto Scott, Micaela Moroni, Anna Schena e l’ottocentista Elena Bellò erano stanche dopo le fatiche individuali ma hanno saputo onorare la finale della staffetta mista conclusa in ottava posizione in 2’10”64. Gli Stati Uniti hanno vinto il titolo mondiale in 2’05”15 davanti alle Isole Vergini Britanniche (2’07”40) e al Giappone (2h07”61).
Brava anche Benedetta Cuneo, sesta nel lungo con 6.15 dopo la fatica della finale del triplo. La romena Florentina Marincu ha mantenuto fede ai pronostici vincendo con un eccellente 6.42. Marincu è diventata la seconda donna della storia capace di vincere lungo e triplo nella stessa edizione dei mondiali allievi dopo la connazionale Chrristina Spataru.
Il mondiale ucraino si é concluso con la sesta medaglia d’oro della Giamaica in questi campionati nella staffetta mista, l’ultima gara in programma, con la migliore prestazione ondiale di 1’49”. Di questa staffetta facevano parte Michael O’Hara che poco prima aveva conquistato il titolo dei 200 metri. E Michael Manley, campione del mondo dei 400 in 45”89. O’Hara ha fermato il cronometro in un clamoroso 20”63 sui 200 metri, terzo tempo di sempre di un giamaicano in questa fascia di età. Il brasiliano Vitor Dos Santos è finito vicinissimo in seconda posizione con 20”67 davanti al cubano Reyner Mena (20”79).
La svedese di colore Irene Ekelund ha realizzato il nuovo record dei Campionati sui 200 metri con un fantastico 22”92, uno dei risultati copertina dell’ultima giornata, battendo l’equadorgna Angela Tenorio (22”13). Il britannico Harry Coppell vola a 5.25 nel salto con l’asta al terzo tentativo e conquista il successo davanti al cinese Huang Bokai. Matjja Muhar è diventato il primo sloveno della storia capace di vincere i mondiali allievi con il successo nel giavellotto con 78.84 m.