Finalmente qualcosa di cui discutere a lungo al Bar della Corsa. Come ai tempi di Gebrselassie e di Tergat, ecco di nuovo due divinità del mezzofondo della pista che si propongono come debuttanti in maratona.
La conferma definitiva è di questi giorni: ormai è certo che Mo Farah, campione olimpico e mondiale dei 5.000 e 10.000 farà il suo esordio in maratona a Londra, il 14 aprile. Lo annunciano gli organizzatori della classica londinese che garantiscono un cast di partenti incredibile: il primatista mondiale Kipsang (Ken), Emmanuel e Geoffrey Mutai (Ken), l’ultimo vincitore Biwott, il campione olimpico e mondiale Stephen Kiprotich (Uga), gli etiopi Kebede, Lilesa e Jeilan, quest’ultimo primo nei 10.000 a Daegu 2011.
Una settimana prima, a Parigi, toccherà a Kenenisa Bekele che sabato 11 gennaio, in margine al cross di Edimburgo, chiuso per lui mestamente al quinto posto, ha dimostrato, col le parole, di avere non solo la testa, ma anche le gambe già “rivolte” all’appuntamento con i 42,195 km: «Sto lavorando sulle distanze lunghe e sto correndo 240 km a settimana in vista di Parigi. Oggi mancava la velocità perché non ho svolto allenamenti sulle distanze più brevi. Ho preferito la maratona di Parigi a quella di Londra perché ho bisogno di fare esperienza su questa distanza e la gara francese si adatta meglio alle mie esigenze. Devo imparare ancora a gestire il mio ritmo su questa distanza. Amo molto correre a Parigi perché in questa città ho vinto il primo dei miei titoli mondiali nel 2003».
Un tempo, i 4 km del cross di Edimburgo (da lui vinto tre volte, dal 2006 al 2008) non sarebbero stati un problema per uno come Bekele, campione olimpico dei 5.000 e 10.000 m a Pechino 2008 e undici volte campione del mondo di cross, ma la maratona, si sa, richiede sacrifici che comportano momenti di umiltà.