L’incontro è poi proseguito dando spazio ai ricordi dei tanti protagonisti dello sport di quegli anni: dai velocisti Livio Berruti (Oro nei 200 m a Roma ’60) e Sergio Ottolina ai marciatori Abdom Pamich (Oro nella 50 km a Tokyo ‘64) e Maurizio Damilano (Oro nella 20 km a Mosca ’80 e Seul ‘88), dai “triplisti” Giuseppe Gentile e Fabrizio Donato (bronzi olimpici, rispettivamente a Messico ’68 e Londra 2012) all’uomo simbolo dell’asta italiana, Renato Dionisi.
Per tutti i corridori venuti dopo, Franco Arese non è stato solo un campione di riferimento per i successi e i record. Nelle parole degli invitati è apparsa chiara la gratitudine di ognuno per quel suo aver aperto strade nuove, nell’allenamento come nel modo di essere atleta: «Non ci sarebbero stati i nostri titoli senza il suo coraggio e la generosità della sua generazione» ha ammesso Francesco Panetta, campione del mondo 1987 dei 3.000 a siepi.
Trattandosi della festa di un campione del mezzofondo, capace di detenere tutti i titoli, dagli 800 ai 10.000 m, il “partito di maggioranza” degli invitati non poteva che essere quello dei grandi protagonisti azzurri della corsa prolungata: Gianfranco Baraldi, Giuseppe Cindolo, Gianni Del Buono, Marcello Fiasconaro (nella foto), Renzo Finelli, Laura Fogli, Carlo Grippo, Stefano Mei, Venanzio Ortis e Alfredo Rizzo oltre ai già ricordati Fava, Fiasconaro e Panetta.
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