Margherita Magnani terza di sempre sui 1.500 m indoor (4’10″10)

Margherita Magnani terza di sempre sui 1.500 m indoor (4’10″10)

31 Gennaio, 2014

Da 30 anni un’italiana non correva così velocemente: con 4’10”10 la cesenate si pone alle spalle di Gabriella Dorio (4’04”01) e Agnese Possamai (4’06”83). Dopo Düsseldorf, ora il “Circo indoor” si sposta a Karlsruhe, dove sabato 1 febbraio l’azzurra si misurerà anche contro Genzebe Dibaba

Margherita Magnani continua a crescere acquisendo una dimensione sempre più internazionale. Al meeting indoor PSD Bank di Düsseldorf, in un’Arena Sportpark che ha fatto registrare il tutto esaurito, la ventiseienne cesenate allenata da Vittorio Di Saverio ha fermato il cronometro in un eccellente primato personale di 4’10”10, terza prestazione all time indoor in Italia alle spalle di Gabriella Dorio (4’04”01) e Agnese Possamai (4’06”83). Era da 30 anni che una mezzofondista italiana non correva così velocemente. Solo due centesimi di secondo hanno diviso l’azzurra dall’etiope Axumavit Embaye, seconda classificata in 4’10”08. Magnani ha preceduto la spagnola Isabel Macias, medaglia d’argento agli Europei indoor di Goteborg, che si è dovuta accontentare del quinto posto in 4’13”57.

Quarta alle Universiadi di Kazan, proprio sui 1.500 m, nel 2013, è stata battuta dalla keniana Hellen Obiri, campionessa mondiale indoor dei 3.000 m e bronzo iridato di Mosca sui 1.500 m, che ha vinto in 4’07”01.

Il mezzofondo ha regalato i maggiori acuti della serata. Nei 3.000 m lo specialista dei 1.500 m Caleb Ndiku ha realizzato il record del meeting con 7’38”40 superando il diciannovenne Albert Rop del Barhein, vincitore dell’ultimo Campaccio, che ha battuto il record asiatico correndo in 7’39”24. Primato personale per il marocchino Mohamed Moustaoui, terzo in 7’40”00 davanti ad Ayanleh Souleiman, bronzo ai Mondiali sugli 800 m e vincitore della Diamond Race sui 1.500 m nel 2013.

Adam Kscczot, due volte campione europeo indoor degli 800 m, ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record del meeting correndo i quattro giri di pista dell’anello indoor (200 m) in 1’45”42. Il britannico Andrew Osagie, finalista olimpico e mondiale sugli 800 m, è finito secondo nella scia del polacco in 1’46”42 precedendo lo spagnolo Kevin Lopez (1’46”71). Nella seconda serie si è invece imposto Abraham Rotich, di origini keniane e ora portacolori del Barhein, in 1’47”95. Bethwell Birgen si è confermato come uno dei migliori specialisti indoor vincendo i 1.500 m in 3’39”05 precedendo Collins Cheboi (3’40”34), Nixon Chepsba (3’40”39) e l’argento di Daegu 2011, Silas Kiplagat (3’40”47). Tra le donne, Lenka Masna (Repubblica Ceca) si è aggiudicata gli 800 m in 2’01”69.

Il resto del meeting

Buona prestazione per Paolo Dal Molin: con 7”69 il vice campione europeo indoor (Goteborg 2013) dei 60 m a ostacoli  ha migliorato di due centesimi il proprio record stagionale ottenendo un buon quinto posto nella finale vinta dallo statunitense Jeff Porter con 7”52 (migliore prestazione mondiale dell’anno), per quattro centesimi di secondo sull’ex primatista mondiale e campione olimpico dei 110 ostacoli Dayron Robles.

Nel salto con l’asta Giuseppe Gibilisco ha superato 5,45 m alla seconda prova prima di sbagliare tre tentativi a 5,55 m. Il tedesco Malte Mohr, quinto ai Mondiali di Mosca e bronzo agli Europei Indoor di Parigi 2011 e Goteborg 2013, si è aggiudicato la prova con 5,65 m vincendo per un numero minore di errori rispetto al greco Kostas Filippidis. Il campione del mondo Raphael Holzdeppe ha invece fallito tre prove alla misura d’entrata a 5,20 m.

Debutto stagionale di Simona La Mantia: sesta nel triplo con la misura di 13,38 m nella gara vinta dalla tedesca Kristin Gierisch con 14,24 m.

Scatenati i campioni tedeschi di getto del peso: David Storl ha onorato il doppio titolo iridato outdoor vincendo con 21,10 m (con altri due lanci oltre i 21 metri: 21,06 e 21,08) davanti al due volte campione olimpico Tomas Majewski (20,53 m) e allo statunitense Cory Martin (20,10 m) e Christina Schwanitz, vice campionessa del mondo a Mosca, che ha sfiorato i 20 metri con 19,93.

 

Il meeting renano ha fatto registrare l’ottimo 6”50 del velocista cubano Yuniel Perez, primato del meeting e migliore prestazione mondiale dell’anno sui 60 m (eguagliato il tempo di James Desalou a Glasgow settimana scorsa) e il secondo posto dell’ex campione del mondo Kim Collins in 6”58, il miglior tempo europeo dell’anno del campione continentale indoor e outdoor Pavel Maslak, autore di un ottimo 45”81 sui 400 m, il 7”99 della panamense Yvette Lewis sui 60 m a ostacoli (quarto miglior tempo dell’anno) e il 7”19 (personale stagionale e miglior tempo europeo dell’anno) della campionessa europea dei 100 m di Barcellona 2010, Verena Sailer.

 

Ora il “Circo indoor” si sposta a Karlsruhe, dove sabato 1 febbraio la Magnani si misurerà anche contro Genzebe Dibaba.