Margherita Magnani ha vinto la medaglia d’argento sui 1500 metri in 4’11”51 ai Mondiali Militari di Mungyeong in Corea del Sud. La ventottenne cesenate allenata da Vittorio Di Saverio è stata battuta dalla keniana Selah Businei che con 4’07”34 ha migliorato il record personale e avvicinato il primato dei campionati detenuto dalla slovena Helena Javornik con 4’07”34. L’azzurra si è presa la soddisfazione di battere la quotata marocchina Rababe Arafi, quarta agli ultimi mondiali di Pechino sugli 800 metri.
L’Italia ha vinto la medaglia d’oro nei 200 metri con Eseosa Desalu che ha stabilito la seconda migliore prestazione della sua carriera con 20”64 (dopo un 20”71 in semifinale). Per il cremonese di origini nigeriane si tratta della seconda migliore prestazione della sua carriera dopo il 20”55 realizzato lo scorso anno agli Europei di Zurigo nel mitico Stadio Letzigrund. L’azzurro ha battuto l’ucraino Sergey Smelyk, bronzo europeo a Zurigo (20”74).
Nei 100 metri Delmas Obou si è piazzato al settimo posto in 10”38 nella finale vinta da Barakat Al Harthi con 10”16. Podio sfiorato per la 4×100 azzurra (Fabio Cerutti, Eseosa Desalu, Matteo Galvan e Delmas Obou), quarta in 39”64 alle spalle della Polonia (39”35), della Repubblica Dominicana (39”41) e di Sri Lanka (39”43).
Il mezzofondo ha fatto registrare le vittorie dell’ucraina Natalia Lupu negli 800 in 1’59”99 davanti alla campionessa mondiale Marina Arazamasova (2’00”57), del saudita Ali Alderaan negli 800 in 1’45”50 davanti a Jackson Kivuva (1’45”70) e al polacco Marcin Lewandowski (1’46”36) di Elassan Elabbassi del Barhein nei 10000 metri maschili in 27’41”76, di Pauline Korkwiang nei 5000 femminili in 15’23”85.
Una delle stelle della manifestazione Sergey Shubenkov ha bissato il titolo mondiale di Pechino dei 110 ostacoli con quello militare fermando il cronometro in 13”43.