Il muro non è caduto, ma ci è mancato poco.
A Monza Eliud Kipchoge (Kenya) ha corso la maratona in 2:00’25” (record del mondo ufficiale: 2:02’57, Denis Kimetto, Berlino, 2014), epilogo del progetto “Breaking2” della Nike.
Questi i tempi di passaggio di Kipchoge: 14’14” (5 km), 28’21” (10 km), 42’34” (15 km), 56’49” (20 km), 1:11’03” (25 km), 1:25’20” (30 km), 1:39’37” (35 km), 1:54’04” (40 km). L’andatura è stata favorita dall’uso di pacemaker, tra i quali anche il fortissimo mezzofondista USA Bernard Lagat, che si sono disposti in formazione a freccia davanti ai tre top runner dandosi il cambio nel corso dei 17 giri del percorso ricavato all’interno dell’autodromo, con in più l’autovettura in testa alla corsa, su cui è stato montato un mega-tabellone, che contribuiva a creare un “ciclistico” effetto scia.
Attardati gli altri due protagonisti: Zersenay Tadesse (Eritrea) ha chiuso in 2:06’51”, Lelisa Desisa (Etiopia) è andato in crisi prima del ventesimo chilometro e ha terminato in 2:14’.
La corsa è partita poco dopo le 5:45 del mattino di sabato 6 maggio.
PER RIVEDERE LA GARA
E’ possibile rivedere l’entusiasmante gara sulla pagina Facebook di Nike Breaking2 fino ad una settimana dopo la fine dell’evento.