Domenica la maratona di Roma: numeri da record

Domenica la maratona di Roma: numeri da record

13 Marzo, 2024

Con partenza alle 8,30 davanti al Colosseo si corre domenica 17 marzo l’edizione numero 29 di Acea Run Rome The Marathon. Attese oltre 40mila persone tra 42km, staffetta e stracittadina. Venerdì e sabato all’Expo c’è anche la CorrereTV.

Oltre 19mila gli iscritti alla sola maratona, per un totale di oltre 40mila persone includendo i partecipanti alla staffetta solidale e alla stracittadina Fun Run da 5 chilometri. È con questi numeri che Roma diventa la maratona dei record: primato di iscritti per una maratona italiana, record di partecipanti stranieri (ben oltre i 10mila), il record di pacer ufficiali gara (ben 200 di cui oltre 100 stranieri da 15 nazioni) e infine il record di allenamenti di gruppo, i Get Ready, che sono stati 5 a Roma e oltre 30 in tutto il mondo, Stati Uniti e Canada compresi. 
Un quinto record, forse il più importante, appare raggiungibile alla luce dei 19.000 iscritti: si tratta del record dei finisher della maratona, che a Roma resiste dal 2013, quando tagliarono il traguardo 16.483 maratoneti.

L’Acea Run Rome The Marathon è organizzata per la quarta volta da Infront Italy, Corriere dello Sport – Stadio, Italia Marathon Club e Atielle, tante le novità in programma di una rassegna che sta riscuotendo grande riscontro internazionale. 

La testimonial dell’edizione 2024 è Franca Fiacconi, vincitrice nel 1998 sia della maratona di Roma che della Maratona di New York, unica donna italiana a riuscire nell’impresa. Domenica al via anche il tre volte campione del mondo di ultramaratona Giorgio Calcaterra

Roma: sarà la più grande maratona mai vista in Italia

Maratona di Roma: il percorso

Acea Run Rome The Marathon vanta una partenza che non ha eguali al mondo, con lo start che sarà fronte Colosseo.
Anche il traguardo è qualcosa di eccezionale, l’ultimo chilometro sarà sempre affiancando il Colosseo.
Nel mezzo un percorso con decine di siti storici e culturali quali la Piramide Cestia, Castel Sant’Angelo, Piazza San Pietro, il nuovo passaggio al Parco Stadio Olimpico, i tanti Lungotevere e la parte centrale con piazza del Popolo, via del Corso, piazza di Spagna, piazza Navona, il Circo Massimo. Un percorso che sarà più veloce di sempre avendo eliminato la salita della Moschea che si trovava intorno al 30esimo chilometro. 

I consigli di Orlando Pizzolato

Orlando Pizzolato la maratona di Roma la conosce bene, sia per averla percorsa in bici come commentatore RAI sia per aver preparato all’appuntamento centinaia di amatori di ogni livello.

Sulla rivista Correre si è più volte soffermato sulle caratteristiche tecniche di questa gara. Anche se il percorso attuale è in parte diverso da quello da lui analizzato, le sue considerazioni sull’anima tecnica della gara rimangono utili. Rileggiamole e, con la fantasia, rivediamole.

Orlando Pizzolato- Maratona di Roma

“La maratona sembra dimenticarsi che la Città Eterna è nota anche per i mitici sette colli e nel suo tracciato, che scorre per tutta la metropoli, li evita abilmente. Nessun timore quindi di dover salire e scendere da rinomate alture conosciute sui testi scolastici, sebbene durante la corsa ci si avvicini spesso a questi luoghi. Qualche dislivello, a Roma, lo si deve certamente superare nel corso della gara, ma non si tratta di salite spacca gambe.

Per carità, definire le difficoltà di una pendenza nel contesto di una prova di 42,195 km è difficile, perché molto dipende dall’efficienza del corridore, e quindi dal suo livello prestativo.

La maratona di Roma ha nell’insieme un percorso scorrevole, sia per l’altimetria, sia per i cambi di direzione, sia per il fondo delle strade a eccezione degli inevitabili passaggi su sampietrini e cubetti in porfido, “inevitabili” se si vuole correre nel cuore di una città come Roma.”

Maratona di Roma: il percorso 2024
L’energy drink della Grande Bellezza

“Dal punto di vista scenico – prosegue Pizzolato – i 42.195 m della corsa dell’Urbe rappresentano un viaggio unico nel mondo della storia, dell’arte, dell’architettura e della cultura. È davvero difficile indicare un’altra maratona al mondo della portata scenica di Roma. Mentre percorro le strade della nostra capitale ho la sensazione di essere un po’ lillipuziano, perché nell’accostare alcuni monumenti avverto la loro portata fisica e storica. La sensazione di pelle d’oca prende da subito: il Foro Romano e l’imponenza del Colosseo non possono lasciare indifferenti.”

Pazienza e disciplina

Detto dello stimolo offerto da quello che si vede, Pizzolato si concentra sulle possibili difficoltà. “I punti in cui aspettarsi delle difficoltà non sono poi tanti, ma nessuno va sottovalutato. La disciplina nella gestione dello sforzo è la regola principale del maratoneta, e combinata con la pazienza porta al successo. Pertanto ogni variazione del tracciato va affrontata con l‘immaginario piede appoggiato sull’acceleratore alla stregua di una carezza.

Ne è un esempio già la prima salita, che quasi neppure si avverte sulle gambe: dopo mezzo chilometro dal via, quando si gira attorno al Campidoglio. Subito dopo averla percorsa, la regola base del maratoneta abile è mollare le tensioni delle spalle e degli altri muscoli del corpo già mentre si scende verso il teatro Marcello.

Le ascese della prima parte vanno memorizzate, perché altimetrie analoghe caratterizzeranno il ritorno, gli ultimi chilometri prima del traguardo, e in quel frangente le sensazioni saranno ben diverse. Il “mangia e bevi” (alternarsi di salite e discese nel linguaggio del trail running, ndr) proseguirà fino al nono chilometro circa, momento in cui s’inizia a costeggiare il Tevere”.

Distrazioni e concentrazione

“La strada si fa ampia e scorrevole. Si deve essere abili a selezionare la traiettoria da percorrere per evitare di seguire le ampie curve create dalle anse del fiume, rischiando così significativi allungamenti del tracciato. Al quindicesimo chilometro si giunge in prossimità della basilica del Vaticano, dopo aver costeggiato anche Castel S’Angelo e percorso via della Conciliazione. Si prosegue costeggiando una breve porzione del colonnato del Bernini e poi le mura dei Musei Vaticani. Storditi e comprensibilmente affascinati dal contesto, capita di non rendersi conto di aver percorso 3 km dopo aver lasciato il Tevere. Nei successivi 20 km si corre senza particolari distrazioni, e ciò dovrebbe favorire la concentrazione.

Sul piano psicologico si passa dalla fase dissociativa (distrazioni mentali indotte dal percorso) alla cosiddetta fase associativa, momento in cui l’attenzione è più rivolta all’ascolto dell’impegno fisico.

Maratona di Roma
Altare della Patria

Questa attività di monitoraggio del nostro corpo non deve mai mancare per evitare di perdere il controllo dello sforzo. Si deve spesso fare riferimento all’impegno respiratorio, alle tensioni dei muscoli della parte superiore del corpo, al procedere con un’azione di corsa rilassata e agile. Fino al trentacinquesimo chilometro, con gran parte della strada che torna a passare a fianco del Tevere, si passano punti d’interesse particolare: il Foro Italico, i campi dell’Acqua Acetosa, la Moschea.

Nel procedere verso nord, fino al venticinquesimo chilometro, si saranno superate un paio di brevi salite, con la più impegnativa, lunga 200 m circa, che porta a livello di via del Foro Italico. La strada tende ancora impercettibilmente a salire, ma non si è in grado di valutare che la perdita di 2-3 secondi al chilometro dipende appunto dal leggerissimo falsopiano”.

In compagnia del mito

“Dall’edizione 2022 la corsa offre ai maratoneti uno stimolo in più, dato dalla presenza dei corridori delle staffette – ha aggiunto di recente Pizzolato -. La loro vivacità sarà di aiuto per tutti, soprattutto per i maratoneti più lenti, che altrimenti rischierebbero di sentirsi un po’ da soli nelle ultime ore a disposizione, quelle del pomeriggio. Per caricarsi di energie psicologiche utili ad affrontare l’ultimo sforzo suggerisco a tutti di immaginare la mitica figura di Abebe Bikila. L’etiope nei Giochi olimpici del 1960 percorse scalzo il viale di San Gregorio per passare vittorioso sotto l’Arco di Costantino, visibile accanto al Colosseo. Anche se ora l’arrivo lo si raggiunge da un’altra direzione, sapere di essere nello stesso scenario dei Fori Imperiali, teatro di quell’indimenticabile maratona olimpica, avrà sempre il suo “perché”

Maratona di Roma

L’Expo Maratona di Roma

L’Expo Village della maratona di Roma sarà già attivo dalla mattina di venerdì 15marzo, per continuare per tutta la giornata di sabato 16 al Palazzo dei Congressi dell’Eur dove si calcola passeranno circa 70mila persone.

Ben 4500mq di area espositiva, un numero record di espositori, oltre cento, e tra questi oltre il 20% internazionali. Due giorni di intrattenimento, sport activity, stand degli sponsor e brand specializzati nel mondo del running.
Previsto il nuovo Pasta Party il sabato sulla Terrazza del Palazzo dei Congressi.

Lo stand di Correre e la CorrereTV

Come tutti gli anni all’Expo della maratona di Roma sarà presente lo stand di Correre, punto di riferimento per saluti e chiacchiere pre-gara. Quest’anno una novità: i runner che lo desiderano potranno essere coinvolti nelle dirette della CorrereTV.

Dall’expo della grande 42 chilometri della Capitale andranno in onda le interviste ai grandi personaggi della corsa e agli appassionati, chiamati a esprimere la propria opinione su curiosità e fatti di attualità podistica. Vi aspettiamo!

Fun Run, la Stracittadina e la Stracanina

Attese 20mila persone per la Stracittadina Fun Run, 5km nel percorso delle meraviglie sempre dai ForiImperiali–Colosseo verso il Circo Massimo. Si partecipa in singoli ma anche con la propria famiglia, i bambini o gli amici, il passo è libero. Abbinata alla Fun Run una nuova edizione della stracanina, l’evento a 6 zampe per unire ancor di più il padrone e l’animale in una grande giornata di festa e solidarietà.

La Stracittadina Fun Run ha una forte anima solidale. Anche quest’anno fondamentale la partnership con CSV Lazio ETS Centro di Servizio per il Volontariato, che organizzerà una nuova edizione di “Insieme per il Bene Comune-GoodDeeds Day”, la grande manifestazione che promuove la solidarietà, così come da sempre fa il volontariato: insieme e nell’interesse generale. Come tutti gli anni, molti runner corrono la Fun Run in modo solidale, supportando le associazioni presenti al Circo Massimo, che, grazie al programma di sostegno al volontariato di FunRun e CSV Lazio, possono investire parte del ricavato delle iscrizioni nelle loro progettualità.

Run Rome The Marathon

Maratona di Roma: visitare la città

Corsa e maratona significano anche turismo e Roma è una città unica al mondo.

Praticamente impossibile selezionare le cose da fare e vedere a Roma: la Città Eterna è arte e storia ad ogni sguardo. Banalmente basta una passeggiata per “inciampare” in una quantità imbarazzante di monumenti e tesori a cielo aperto.

Gli imperdibili:

Colosseo: il simbolo della città universalmente riconosciuto.

Basilica di San Pietro e Musei Vaticani: la più grande chiesa del mondo sia per le sue dimensioni sia, metaforicamente, per la sua importanza come centro del cattolicesimo. L’edificio è sormontato dalla cupola di Michelangelo. Conserva al suo interno uno scrigno di opere inestimabili come negli adiacenti Musei Vaticani con la Cappella Sistina capolavoro di Michelangelo

Pantheon: Michelangelo lo definì “opera di angeli e non di uomini”. Monumento di una bellezza disarmante, sorge nel centro di Roma a pochi passi da Piazza Navona.

Fori Imperiali: una passeggiata nella storia: così è camminare tra i resti dell’impero romano in una delle più incredibili aree archeologiche e storiche del mondo.

Castel Sant’Angelo: fu costruito dall’imperatore Adriano per fungere da mausoleo. È stato luogo di rifugio per i papi durante le invasioni con accesso diretto dal Vaticano. Il ponte da cui si accede è decorato con dieci statue raffiguranti angeli, progettate da Bernini. 

Maratona di Roma

Fontana di Trevi: vero e proprio capolavoro d’architettura, scultura e ingegneria è stata resa immortale dalla Dolce vita” di Fellini 

Piazza Navona: situata nel cuore del centro storico, non lontano dal Pantheon. È una delle piazze più belle e famose di Roma. Qui potrete ammirare tre meravigliose fontane: la Fontana dei Quattro Fiumi, la Fontana del Nettuno e la Fontana del Moro.

La mostra su Calvino

Non lontano dalla zona di partenza e arrivo i maratoneti appassionati di arte (nei giorni di vigilia) e gli accompagnatori in attesa dei maratoneti possono recarsi alle Scuderie del Quirinale dove è ancora in corso la magnifica mostra “Favoloso Calvino – Il mondo come opera d’arte” con opere di De Chirico, Carpaccio, Gnoli, Melotti e altri pittori.

Maratona di Roma: cosa mangiare

Cosa mangiare a Roma è l’ultimo dei problemi. Impossibile non innamorarsi di una tradizione enogastronomica che fa girare la testa e il palato a tutto il mondo. Una città che è un pullulare di trattorie e osterie tipiche dove rifugiarsi, ma anche i ristoranti dove la tradizione si coniuga all’innovazione e a originali ricette rivisitate.

Per un maratoneta, fare il carbo load a Roma significa giocare facile. I primi piatti sono infatti la pietanza forte anche se probabilmente non così leggera come esige il menù dello sportivo. Ma dopo aver affrontato i 42,195 km della Capitale potrete certo concedervi alcuni fra i più celebri sfizi della cucina romana. C’è davvero l’imbarazzo della scelta tra i classici da podio: bucatini all’amatriciana, spaghetti alla carbonara e pasta cacio e pepe.

Foto: DepositPhotos

Se siete indecisi tra antipasto e seconda portata i carciofi alla Giudia possono tranquillamente togliervi dall’imbarazzo, mentre un secondo per eccellenza è rappresentato dall’abbacchio alla scottadito. Sono delle costolette di agnello marinate e grigliate che vengono servite bollenti. Da mangiare rigorosamente con le mani, malgrado scottino: ed è per questo che si chiamano scottadito! La carellata prosegue poi con i classici saltimbocca alla romana (così sfiziosi da saltare in bocca letteralmente!). E, per finire, deliziamoci con una vera e propria opera d’arte capitolina: il maritozzo con la panna. Impossibile resistere.

LEGGI ANCHE: Cosa mangiare la sera prima della maratona

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