- L’approccio
- I parametri da monitorare
- Peggioramenti prestativi
- La flessione del ginocchio
- Gli esercizi di rafforzamento
- Due minuti in meno
- Il promemoria del maratoneta
- Il protocollo di lavoro
- Non solo running
Due minuti in meno
Oltre ai parametri biomeccanici i ricercatori hanno comparato anche i crono finali dei partecipanti al test, per verificare se il maggior tono e l’aumentata forza muscolare, evidenziati appunto da un minore cedimento articolare, avessero un’incidenza positiva anche sul rendimento in una prova aerobica di resistenza. Il miglioramento cronometrico medio tra le due maratone è stato superiore ai 2’, conseguito senza un aumento del carico di lavoro, inteso come un incremento del chilometraggio.
Come ho riportato, infatti, ai partecipanti era stato richiesto di non allenarsi diversamente rispetto alla prima prova del test. La linea guida è stata recepita da 179 soggetti su 193. Quattro hanno abbandonato il progetto e 10 hanno svolto un piano di allenamento inferiore. il deciso abbassamento cronometrico è quindi da imputare a un aspetto marginale della preparazione.