- L’approccio
- I parametri da monitorare
- Peggioramenti prestativi
- La flessione del ginocchio
- Gli esercizi di rafforzamento
- Due minuti in meno
- Il promemoria del maratoneta
- Il protocollo di lavoro
- Non solo running
Parametri da monitorare per migliorare
Maratona come migliorare? Resto persuaso che in maratona, anche quando sembra non esserci più margine, basti molto meno del famigerato kill and deal che ho sperimentato. Un gruppo di ricercatori americani dell’Università del Wisconsin ha individuato un semplice protocollo di lavoro per abbassare le prestazioni cronometriche di alcuni maratoneti. Sono partiti da uno studio della biomeccanica di 193 podisti che hanno concluso una maratona (non specificata) con tempi compresi tra 2:20’15” e 5:30’20”. Lo studio ha rilevato le differenze nei parametri di alcune azioni tecniche all’8° km e al 40° km. Lunghezza della falcata, tempi di contatto dei piedi al suolo, flessione massima del ginocchio nella fase di aderenza al terreno e in quella di volo, estensione e flessione massime dell’anca in fase di volo.