I produttori ci vendono acqua sporca facendocela pagare come se fosse nettare. Per ingannare il nostro palato devono poi additivare l’acqua con aromi artificiali, coloranti, edulcoranti e tanto, tantissimo zucchero. Si tratta di additivi che influenzano negativamente le nostre risposte endocrine, squilibrandole.
In guardia: Lyda Bottino su Correre di marzo ci fornisce alcune informazioni per capire come tutelarci da questi “furbetti”.
Idratazione dopo lo sport
Dopo una gara o un allenamento particolarmente intenso, alcuni atleti hanno la pessima abitudine di ripristinare gli zuccheri bruciati tracannando una bevanda industriale gassata. Niente di più sbagliato. Perché compensare la perdita di liquidi con una sostanza ricca di coloranti, additivi e talvolta di acido ortofosforico, proprio in un momento in cui l’organismo è affaticato?
Subito dopo una gara, considerando la scelta che si trova di solito al ristoro, l’ideale è optare per acqua e frutta. Dopo un allenamento e durante la giornata impariamo a scegliere succhi di frutta naturali al 100% o, ancora meglio, prepariamoci noi stessi una spremuta o un centrifugato con frutta e verdura fresca.
Reparto bevande, occhio alle etichette
Se proprio non resistiamo alla tentazione di una bevanda zuccherina, ecco almeno una lista degli ingredienti da evitare, leggendo con attenzione le etichette:
– acqua aggiunta;
– zucchero;
– dolcificanti artificiali (saccarina, aspartame, acesulfame K, ciclammati);
– succo di frutta in basse percentuali (12%);
– coloranti;
– aromatizzanti;
– conservanti;
– benzoato di sodio.