Se la vostra stagione agonistica è iniziata ad aprile e si è protratta fino a luglio, non sentitevi in colpa se state bramando un periodo di stacco… che però non potrà essere completo, onde evitare figuracce settembrine.
Il mese di luglio si addice perfettamente all’esigenza di un po’ di meritato relax, che è sia psicologica sia fisiologica, e che vi consentirà di rifiatare prima di affrontare la seconda parte di stagione nel mese di settembre, con qualche eventuale appendice ottobrina… a meno che non siate già pronti per preparare una maratona autunnale o non stiate già pensando ai cross di novembre.
Seppur desiderosi di relax, siamo pur sempre sportivi… e quindi si parlerà di una vacanza comunque attiva sul piano fisico, perché due o tre settimane in panciolle potrebbe rivelarsi un periodo troppo lungo per essere recuperato in tempi brevi.
Con vacanza attiva si intende una vacanza in cui non manchi la possibilità di praticare qualche sport alternativo alla corsa, come il nuoto, la bicicletta, il tennis o anche qualche partita di calcetto… il tutto evitando possibili rischi di infortunio! Ancor meglio delle classiche e salutari camminate in montagna, è fare qualche mezz’ora di corsa a giorni alterni, giusto per non perdere l’abitudine, magari abbinandoci un po’ di stretching e qualche breve sprint finale come ideale complemento tecnico.
In vacanza è certamente facile lasciarsi andare a qualche birra in più o concedersi un bel fritto misto… salvo poi dover fare i conti col fardello di qualche supplementare, ostacolo non trascurabile dovendo poi ritrovare la forma ottimale in breve tempo.
Quanto dovrebbe durare una vacanza attiva e come suddividere il periodo di ripresa agonistica?
Ne parliamo con Giorgio Rondelli su Correre di luglio dove potrete trovare anche le tabelle, declinate per un atleta amatore o per un atleta elite, dedicate alla preparazione organico muscolare .