Quanti corridori assumono farmaci per il mal di testa? Una moderata attività fisica è in linea di massima un’ottima strategia per migliorare l’elasticità delle arterie, tenere sotto controllo la pressione, ridurre il sovrappeso ed essere meno predisposti alle cefalee.
Ciò nonostante non sono pochi gli sportivi che fanno uso abbondante di farmaci analgesici, molto spesso proprio a causa del mal di testa. Ma esiste una strategia “non soppressiva” per affrontare le cefalee, puntando piuttosto a curarne le cause?
Alcuni miei pazienti erano in trattamento da più di vent’anni, pur continuando ad avere mal di testa lancinanti. Al punto che ritenevano di non poter più fare a meno dei farmaci antidolore. Ma attenzione: cronicizzare non vuol dire curare!
Esistono centri specializzati per le cefalee… Specializzati nel cercare nuovi dosaggi, nuovi farmaci e nuove associazioni tra questi. Mai interessati a indagare le cause del problema!
Il mal di testa può dipendere da molti motivi: cattiva digestione, ingestione di tossine o veleni, stress, pressione alta, eccessivo assunzione di farmaci, rigidità muscolare, ecc. La cefalea può anche essere conseguenza di ipersensibilità vascolari che generano cicli di contrazione/decontrazione nei nostri vasi sanguigni. Un vaso infiammato è molto più sensibile a questa stimolazione. Ridurre l’infiammazione generale dell’organismo con un’attenta alimentazione può essere un primo obiettivo.
La causa più frequente di cefalea del corridore, tuttavia, è l’esserci allenati ad un ritmo o per una durata eccessivi rispetto alle nostre possibilità o al nostro stato di forma.
I rimedi sono tutti legati al buon senso: ripristino rapido degli zuccheri consumati, recupero dei sali minerali, delle vitamine e degli antiossidanti. Il rimedio più importante, per una volta, non richiede alcuno sforzo: riposatevi! Questo, in sintesi, il contenuto dell’intervento di Luca Speciani su Correre di marzo, ora disponibile in edicola e in digitale.