Se pensate a un articolo di psicologia siete fuori strada. IRA è infatti un acronimo che sta per Insufficienza Renale Acuta, sintomatologia purtroppo frequente tra gli atleti che praticano attività aerobiche di una certa importanza, sia in termini di intensità sia di durata.
La disidratazione è la causa più frequente di IRA: l’abbondante perdita di liquidi dovuta al sudore causa ipovolemia, cioè diminuzione della componente liquida del sangue, con minore afflusso dello stesso in vari organi tra cui il rene, causando la diminuzione o addirittura la sospensione della produzione di urina.
Altre cause della perdita di liquidi con conseguente disidratazione e quindi IRA sono la diarrea e il vomito, che possono insorgere pre o post gara. I motivi sono essenzialmente legati all’iperattività della peristalsi intestinale che talvolta può mettersi in moto (ansia pre gara, stress da sovrallenamento, utilizzo di integratori non testati in modo adeguato prima della performance, lo sforzo prolungato).
La soluzione per prevenire, ma anche per curare, è l’idratazione. Bere, bere, bere… e ancora bere! Cosa, come e quanto dipenderà dalla causa e dal grado di disidratazione; nei casi più gravi sarà necessario ricorrere all’idratazione endovena tramite soluzioni saline. I liquidi andranno sempre comunque assunti o infusi in modo graduale, per evitare sindromi da overflow (iperafflusso), e a temperatura ambiente, per evitare la congestione.