Federica Del Buono è stata la stella indiscussa dei Campionati Italiani Juniores e Promesse di Ancona. La ventenne figlia d’arte vicentina ha polverizzato il record italiano Promesse dei 1500 metri con 4’08”87 diventando la terza italiana di sempre dopo Gabriella Dorio (4’04”01 Milano 1982) e Agnese Possamai (4’06”88 Torino 1984) e davanti al 4’09”27 di Margherita Magnani stabilito lo scorso anno a Karlsruhe.
La prestazione della figlia di Gianni Del Buono e Rossella Gramola migliora il precedente record italiano under 23 di Giulia Viola, che fece registrare 4’13”80 agli Europei Under 23 di Goteborg, e si colloca addirittura al terzo posto delle liste mondiali dell’anno e al secondo di quelle europee alle spalle dell’olandese di origini etiopi Sifan Hassan (4’02”57) e dell’etiope Axumawit Embaye (4’02”92), prestazioni realizzate entrambe al meeting di Karlsruhe.
Prima di questo fine settimana la portacolori della Forestale cresciuta nell’Atletica Vicentina aveva un personale indoor di 4’21”91 risalente al 2013. Con questo tempo, che le vale il minimo (fissato a 4’12”00) per gli Europei Indoor di Praga, avvicina inoltre di tre secondi e mezzo il suo record all’aperto stabilito al meeting di Rovereto con 4’05”32. Del Buono ha rifilato addirittura 31 secondi alla seconda classificata doppiando alcune avversarie nel finale.
Nella seconda giornata la giovane mezzofondista veneta ha dominato gli 800 metri stabilendo il personale indoor con 2’05”64 (il suo precedente primato al coperto risaliva al 2013 quando corse in 2’09”80 sempre sulla pista di Ancona). Del Buono ha preso il largo sulla seconda classificata Irene Baldessari con un allungo decisivo dopo il passaggio ai 400 metri in 1’04”21.
“Sapevo che ottenere il minimo per Praga dovevo battere il record italiano under 23. Per questo non sono tanto sorpresa. I doppiaggi nel finale hanno finito per stimolarmi perché nell’ultimo giro sarei rimasta da sola. Quando ho visto che potevo superare le mie avversarie, ho piazzato una bella volata. A causa del tifo non riuscivo a sentire i tempi di passaggio che mi gridava mia madre da bordo pista. A Praga voglio confermare come minimo il risultato di Zurigo. Prima voglio correre agli Assoluti di Padova non lontano da casa mia”, ha affermato Federica Del Buono.
Il campione europeo juniores di corsa campestre Yemaneberan Crippa ha vinto il titolo italiano juniores dei 1.500 metri in 3’51”43 con una gara tutta di testa in spinta dall’inizio alla fine. Nel giro conclusivo Yassin Bouih ha lanciato l’attacco avvicinandosi pericolosamente sul rettilineo opposto alla linea d’arrivo. Alla fine Bouih si è dovuto accontentare del secondo posto ma ha stabilito il suo secondo miglior tempo con 3’51”98.
Yassine Rachik si è laureato campione italiano sui 3.000 metri in 8’14”99 e poi nei 1.500 si è aggiudicato, per appena 14 centesimi di secondo, un bellissimo duello con Neves Bussotti (3’47”44 a 3’47”58). Non meno emozionante è stato il duello sugli 800 metri dove Bussotti si è imposto per appena tre centesimi di secondo su Enrico Riccobon in 1’51”37.
Sveva Fascetti ha fatto suoi i 3000 metri promesse in 9’43”85.
La promettente Elena Bellò ha dominato gli 800 metri femminili juniores in 2’09”58 con un vantaggio netto su Chiara Ferdani (2’12”02). Negli 800 metri bella affermazione di Jacopo Peron che ha fatto registrare un buon 1’52”66
Anna Busatto si è aggiudicata i 1500 metri juniores con 4’34”96 precedendo Chiara Ferdani (4’34”41) e Federica Zenoni (4’37”66).
Il meglio delle altre gare dei Campionati Italiani Giovanili di Ancona
Prima giornata:
La giovane marciatrice pugliese Noemi Stella ha polverizzato il record italiano juniores dei 3 km con un eccellente 12’53”32. Il precedente primato italiano di categoria era di Antonella Palmisano (13’07”91). Piace ricordare che sia Stella che Palmisano sono cresciute nella scuola di marcia dell’Atletica Don Milani di Tommaso Gentile.
“Ero alla prima gara da junior e ho già stabilito un record italiano. Meglio di così non potevo iniziare la stagione. Quest’anno approdo ai 10 km. Preferisco la distanza più lunga rispetto ai 5 km” ha commentato dopo la gara Noemi Stella.
I concorsi hanno regalato la terza migliore prestazione all-time nel salto in lungo di Marcel Jacobs, che con un salto da favola di 7.84m va insediarsi dietro a Andrew Howe (8.30) e Giovanni Evangelisti (8.10). Jacobs è un ragazzo italiano di origini statunitensi che vive a Desenzano ed è allenato da Gianni Lombardi, organizzatore del meeting internazionale IAAF di Prove Multiple Multistars.
Nel salto in lungo femminile promesse una strepitosa Giulia Liboà ha vinto una gara molto emozionante migliorando con la misura di 6.26m al quarto tentativo il personale indoor di 25 cm, anche se all’aperto vanta un salto migliore di 6.40m. Liboà ha battuto di 4 cm Laura Oberto e Dariya Derkach, seconda e terza con la stessa misura di 6.22m.
Nel settore maschile ha brillato Filippo Randazzo che ha stabilito la settima migliore prestazione juniores nel salto in lungo con 7.55.
Nel salto con l’asta juniores maschile il figlio d’arte Simone Andreini ha demolito il suo record italiano di 30 centimetri superando l’asticella alla misura di 4.75 m.
Jacopo Zanatta ha migliorato il suo record personale di sette centimetri vincendo il salto in alto maschile juniores con 2.14 davanti al campione italiano allievi in carica Federico Ayres Da Motta (2.03).
La laziale Roberta Bruni, primatista italiana del salto con l’asta con 4.60, ha superato l’asticella a 4.20 prima di fallire di poco tre tentativi a 4.40.
Nello sprint Giovanni GalbieriIrene Siragusa ha superato di tre centesimi di secondo la figlia d’arte Anna Bongiorni sui 60 metri promesse in 7”54.
Seconda giornata
Il vice campione europeo juniores dei 110 ostacoli di Rieti 2013 Lorenzo Perini ha conquistato il titolo italiano promesse dei 60 ostacoli eguagliando il suo record personale con 7”88.
Desirée Rossitt, compagna di allenamenti di Alessia Trost sotto la guida di Gianfranco Chessa, ha conquistato il successo nel salto in alto promesse con 1.84 prima di sbagliare tre prove a 1.88.
Ottima anche la finalista dei Mondiali allievi 2013 di Donetsk Benedetta Cuneo che si è portata in quarta posizione nelle liste italiane di sempre nel salto triplo juniores con 13.30m. Giada Carmassi si è imposta nella finale dei 60 ostacoli femminili promesse in 8”30, quinto tempo di sempre in Italia.
Sebastiano Bianchetti ha sfiorato di 21 centimetri il suo record personale nel lancio del peso juniores con 19.35.
Dariya Derkach ha realizzato la misura di 13.42 (14 centimetri in meno rispetto al suo personale indoor) aggiudicandosi il salto triplo femminile promesse. Il favorito Riccardo Appoloni ha dovuto invece faticare per battere di un centimetro (15.87 a 15.86) Antonino Trio nel triplo promesse.
Grande prestazione di Ayomide Folorunso che ha vinto i 200 agevolmente in un eccellente 24”27. Molto avvincente il duello spalla contro spalla sui 200 metri juniores dove Diego Aldo Pettorossi ha avuto la meglio per appena due centesimi di secondo su Ferdinando Mulassano in 21”86.
Curiosità nella finale dei 400 femminili juniores dove Virginia Troiani ha conquistato il titolo italiano in 56”13 vincendo il duello con la gemella Serena, terza classificata in 57”40 dietro a Care Agreiter (57”23). In finale ha corso anche la terza delle gemelle Troiani Alexandra, quinta al traguardo in 57”42.
Il piemontese Michele Tricca ha portato a casa il successo sui 400 metri maschili promesse in 48”02 davanti a Alessandro Galati (48”41).
Vittoria secondo pronostico di Lucia Pasquale nei 400 promesse in 54”91 davanti a Raphaela Lukudo (55”19).
Leonardo Vanzo ha vinto nettamente i 400 maschili juniores demolendo il suo record personale con 48”92.
Eleonora Omoregie, ragazza di origini nigeriane, ha vinto il duello nel salto in alto juniores femminile con 1.86 battendo la vice campionessa mondiale allieve Erika Furlani (1.84).
I Campionati Italiani Giovanili sono stati nobilitati dalla presenza del campione mondiale e europeo e primatista europeo del salto in alto Bohdan Bondarenko che attualmente si sta allenando a Formia e ha partecipato alle premiazioni durante la seconda giornata.
“Il 2014 avrebbe potuto essere l’anno del record del mondo del salto in alto. Spero che il 2015 possa essere l’anno giusto per l’impresa. Mi auguro di poter essere io a batterlo. Avere grandi avversari in pedana come barshim è un bello stimolo per salire sempre più in alto. E’ sempre bello regalare al pubblico un grande spettacolo grazie alla nostra rivalità. Grazie alle nostre sfide il pubblico si appassiona all’atletica. Mi alleno a Formia, un posto perfetto per prepararmi al meglio per la prossima stagione. Adoro l’impianto di Formia, il clima e la cucina italiana. Voglio continuare il mio percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Rio in Italia. Quando mi chiedono se preferisco l’oro olimpico o il record del mondo, rispondo che mi piacerebbe vincere l’oro con il nuovo primato”. Ai giovani atleti consiglio di impegnarsi sempre al massimo e inseguire il proprio sogno”, ha detto il campione.