Ancona ha portato ancora una volta fortuna ai saltatori in alto. Dopo il record italiano di 2.33 della passata edizione realizzato da Silvano Chesani, la magica pedana del Banca Marche Palas del capoluogo marchigiano ha regalato il fantastico volo di 2,34 m del ventiquattrenne piemontese Marco Fassinotti, che sale al quarto posto delle graduatorie mondiali dell’anno in condominio con il russo Danil Tsyplakov, stabilito ai Campionati russi di Mosca.
Il saltatore piemontese ha iniziato la gara a 2,15 m, che ha superato al primo tentativo, così come 2,20 e 2,24 m. Ha avuto un’esitazione a 2,28 m, ma è riuscito a superare questa altezza brillantemente alla seconda, prima di valicare quota 2,31 m alla prima e 2,34 m alla seconda suggellando un’impresa tanto sognata, dopo il record nazionale eguagliato a Arnstadt due settimane fa e il 2,30 m al meeting di Birmingham. Fassinotti ha migliorato il record italiano assoluto all’aperto detenuto dal 1989 da Marcello Benvenuti che superò i 2,33 a Verona.
In questa stagione soltanto il campione olimpico Ivan Ukhov con 2,41 m, Aleksey Dmitrik con 2,40 m e l’argento mondiale di Mosca Mutaz Barshim hanno fatto meglio del portacolori dell’Aeronautica che da un anno si allena a Birmingham, la seconda città dell’Inghilterra, dove è seguito dal tecnico inglese di origini pachistane, Fuzz Ahmed. Fassinotti, che ha per compagni di allenamento il bronzo olimpico di Londra e oro europeo di Helsinki, Robbie Grabarz e il tedesco Martin Gunthor, vanta un sesto posto agli Europei Indoor di Parigi e un quinto agli Europei Under 23 dello stesso anno di Ostrava.
“Dopo due stagioni a ottimi livelli nel 2010 e nel 2011 ho avuto qualche problema.Un anno fa ho sentito l’esigenza di cambiare e di trovare nuovi stimoli. Mi segue Fuzz Ahmed all’Aleksander Stadium. Ormai mi sono integrato bene nel gruppo. Ci stimoliamo a vicenda in allenamento e ci troviamo anche al di fuori del campo. ”, ha raccontato Fassinotti, che ha poi aggiunto: “Era da settimane che pensavo di valere il record italiano. Ai Mondiali di Sopot punto alla finale, ma è il primo passo e non sarà un obiettivo affatto scontato, con solo otto atleti ammessi alla finale. Oggi volevo fare un test in vista appunto dei Mondiali, provando a fare una progressione pulita senza errori. Non ci sono riuscito del tutto, ma tecnicamente ho acquisito una grande sicurezza”.