Lo rivedremo presto in gara. Il primo maggio, ad esempio, al trevigiano circuito internazionale Oderzo città archeologica, dovrà vedersela con Ruggero Pertile, Gabriele De Nard, Simone Gariboldi, Ahmed El Mazoury e Said Boudalia.
Ricordate? Andrea Lalli lo avevamo lasciato in panne, alla vigilia del debutto alla maratona di Roma (17 marzo), saltata per un infortunio al polpaccio rimediato venerdì 1 marzo in allenamento. Un vero peccato, per il campione europeo di cross, che in Kenya aveva lavorato con la consueta dedizione. Un peccato anche per noi di Correre, che sul numero di marzo avevamo dedicato ampio spazio alla sua preparazione.
«Non ci crederete, ma quell’articolo mi aveva messo addosso una grande pressione». Andrea ci ha confessato questo nel pomeriggio di sabato 27 aprile, quando, con la disponibilità che lo contraddistingue, aveva accettato di incontrare i podisti dell’Umbria a Ponte San Giovanni, alle porte di Perugia. Andrea, come quando corre, non si è risparmiato, rivelandosi maturo, generoso e appassionato.
Purtroppo l’invito a questo incontro è stato accolto da poche persone, ed è stato un peccato, poiché quanto raccontato da Andrea nel corso dell’ora e mezza di chiacchierata sarebbe stato davvero utile agli amanti della corsa, sia dal punto di vista tecnico sia per il modo con cui il talento molisano ha dimostrato di approcciare il running.
Un esempio? Chi avrebbe mai pensato che uno così corre anche a 5 minuti al chilometro? «Ѐ importante farlo se si hanno sensazioni negative – ha spiegato il finanziere alla platea incredula-. Ѐ una forma di recupero attivo, cui va data priorità, soprattutto quando si è sotto stress, magari perché si sta lavorando molto. Non bisogna essere troppo fissati con il cronometro e il GPS.»
Ci ha tenuto molto, Lalli, a precisare agli appassionati che essere un professionista non vuol dire essere un fissato della corsa: « Va bene l’atletica ad alto livello, ma alla mia età cerco anche di godermi un po’ la vita!»
Andrea ha poi affermato che, nonostante la battuta d’arresto di marzo, il suo futuro è in maratona: «Penso di esordire in autunno, ma prima vorrei puntare a una medaglia nella mezza maratona dei Giochi del Mediterraneo, a fine giugno, in Turchia».
Gli appassionati hanno poi chiesto di conoscere la sua posizione a proposito del doping: «Sono nettamente contrario e credo che in Italia i controlli vadano migliorati, che si possa e si debba fare di più».
L’incontro si è infine concentrato sugli allenamenti di punta dell’atleta molisano, che ha mostrato, tramite il suo Ipad, le tabelle relative all’ultimo periodo prima della conquista del titolo continentale di cross e alcuni video relativi alla sua preparazione in Kenya.
Prima di salutare, Lalli ha sottolineato l’importanza di rivalutare il settore giovanile, avvicinando più ragazzini possibile all’atletica, perché «Senza questo non si va avanti ed è quindi importante che la Federazione muova passi decisi in questo senso».