Il campione olimpico del salto in alto Gianmarco Tamberi ha regalato all’Italia la seconda medaglia ai Mondiali Indoor di Belgrado conquistando il bronzo con 2.31m.
Tamberi è stato costretto ad inseguire dopo un errore a 2.24m che ha superato alla seconda prova, ma ha superato 2.28m al primo tentativo e 2.31m al secondo salto prima di sbagliare tre volte a 2.34m.
L’oro è andato al venticinquenne sud coreano Woo Sanghyeok con 2.34m davanti allo svizzero di Losanna Loich Gasch, che ha saltato 2.31m alla seconda prova vincendo l’argento per un numero minore di errori nei confronti di Tamberi e del neozelandese Hemish Kerr, che hanno condiviso la medaglia di bronzo.
Woo vinse l’oro ai Mondiali under 18 nel 2013 ed è stato quarto alle Olimpiadi di Tokyo. Diventa il secondo asiatico a vincere l’oro nel salto in alto otto anni dopo Mutaz Barshim a Sopot 2014. Per la Corea del Sud è il primo titolo mondiale della storia della rassegna iridata al coperto.
“Sono contentissimo della medaglia di bronzo – ha commentato Gimbo – E’ stata una grande sfida gareggiare dopo una sola sessione di salti in allenamento. Di solito preparo queste competizioni con 30 o 40 sessioni di tecnica, E’ stata una decisione folle gareggiare qui, ma ho trovato stimoli nuovi. Gli avversari si sono svegliati salendo di livello nell’occasione più importante. Vincere una medaglia in un contesto di alto livello vale molto di più che vincerla con una misura modesta. E’ stato un azzardo. Oggettivamente era una follia, ma mi piaceva. Sono esperienze che le sentissi raccontare da un altro, mi verrebbero i brividi. Quelle cose strane che fanno la differenza”.
Finale 1500 maschile:
Il ventiduenne etiope Samuel Tefera ha vinto il secondo oro ai Mondiali indoor consecutivo stabilendo il record dei campionati con 3’32”77. Tefera ha battuto in volata il campione olimpico Jakob Ingebrigtsen, che si è dovuto accontentare della medaglia d’argento con 3’33”02. Il keniano Abel Kipsang si è aggiudicato la medaglia di bronzo con il personale stagionale di 3’33”06 battendo l’etiope Teddesse Lemi (3’33”59) e l’australiano Oliver Hoare (3’34”36). Il piemontese Pietro Arese si è battuto molto bene e ha concluso la gara all’ottavo posto in 3’37”60, a soli 31 centesimi dal record italiano di Ossama Meslek, realizzato a Birmingham con 3’37”29 in questa stagione.
3000 metri maschili:
L’etiope Selemon Barega ha vinto il titolo mondiale indoor sui 3000 metri dopo l’oro olimpico sui 10000m a Tokyo. Quattro anni fa il ventiduenne etiope vinse la medaglia d’argento sui 3000 metri. L’Etiopia ha fatto doppietta vincendo con il secondo posto di Lemecha Girma in 7’41”38. Marc Scott ha vinto il bronzo davanti al keniano Daniel Simiu Ebenyo (7’42”97).
Finale 800 metri femminili:
La statunitense Ajée Wilson ha vinto la prima medaglia d’oro ai Mondiali Indoor in 1’59”09 dopo due argenti consecutivi a Portland 2016 e a Birmingham 2018.
L’etiope Freweny Hailu (quarta alle Olimpiadi sui 1500m) ha vinto l’argento in 2’00”54 davanti all’ugandese Halimah Nakayi (2’00”66).
La terza e ultima giornata dei Mondiali di Belgrado ha fatto registrare tre record del mondo di Armand Duplantis nel salto con l’asta, di Yulimar Rojas nel salto triplo femminile e di Grant Holloway sui 60 ostacoli.
Armand “Mondo” Duplantis ha realizzato il quinto primato del mondo della sua carriera nel salto con l’asta superando la quota di 6.20m al terzo tentativo.
Duplantis si è assicurato il suo primo titolo mondiale indoor superando la quota di 6.05m al primo tentativo dopo una gara perfetta nella quale ha superato tutte le precedenti misure (5.60m, 5.85m, 5.95m) sempre alla prima prova.
Il brasiliano Thiago Braz Da Silva ha vinto la medaglia d’argento superando 5.95m al terzo tentativo prima di tentare senza successo tre prove alla quota di 6.05m.
Il primatista statunitense Chris Nilsen ha superato tutte le misure a 5.85m alla prima prova e 5.90m al secondo tentativo aggiudicandosi la medaglia di bronzo. Valentin Lavillenie ha raggiunto il miglior piazzamento della sua carriera classificandosi al quarto posto con il personale di 5.85m.
Rojas 15.74m nel triplo femminile:
Yulimar Rojas ha battuto il record del mondo assoluto volando alla stratosferica misura di 15.74m nell’ultimo tentativo.
La fuoriclasse venezuelana ha fatto ancora meglio rispetto al record del mondo outdoor realizzato sempre all’ultimo tentativo in occasione della finale olimpica di Tokyo, dove saltò 15.67m nello storico 1 Agosto del doppio oro italiano di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi.
La ventiseienne venezuelana deteneva il precedente primato indoor con il salto da 15.43m realizzato nel meeting del World Indoor Tour di Madrid.
La vice campionessa mondiale del salto in lungo Maryna Beck Romanchuk ha vinto l’argento migliorando il personale con un salto da 14.74m
La giamaicana Kimberly Williams ha vinto la medaglia di bronzo realizzando il primato personale con 14.62m. Nella sua serie ha fatto registrare un secondo miglior salto da 14.59m.
L’azzurra Dariya Derkach si è piazzata quindicesima con 13.67m (con un secondo miglior salto da 13.61m).
Holloway eguaglia il record del mondo sui 60 ostacoli in semifinale
Grant Holloway ha eguagliato il suo primato del mondo indoor fermando il cronometro in 7”29 nella semifinale dei 60 metri ostacoli prima di vincere la finale in 7”39 davanti a Pascal Martinot Lagarde (7”50) e a allo statunitense Jarret Eaton (7”53).
L’azzurro Hassane Fofana ha migliorato il personale di un centesimo con 7”65 in semifinale.
Spanovic Vuleta oltre i 7 metri nel lungo
Ivana Spanovic Vuleta ha bissato il successo di quattro anni fa a Birmingham 2018 vincendo con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 7.06m.
La nigeriana Ese Brume ha vinto l’argento con 6.85m davanti alla britannica Lorraine Ugen (6.82m).
Larissa Iapichino si è piazzata al decimo posto con 6.57m, miglior misura di una serie che comprende anche un salto da 6.55m e un nullo molto lungo.
Staffetta 4×400 femminile:
Stephanie Ann McPherson ha portato alla Giamaica il titolo mondiale nella staffetta 4×400 in 3’28”40 davanti all’Olanda di Femke Bol (3’28”57) e alla Polonia (3’28’57).
Staffetta 4×400 maschile:
Kevin Borlée ha vinto un’altra medaglia con la staffetta 4×400 belga con una strepitosa frazione finale in 46”06”. Il team belga ha conquistato l’oro in 3’06”52 davanti alla Spagna (3’06”82) e alla Polonia (3’06”90).