Nato il 19 settembre 1931, l’organizzatore della 100 km Firenze-Faenza è ancora sulla breccia, circondato dall’amicizia degli atleti e dalla stima di tutti gli appassionati.
Per l’anagrafe è Pietro Crementi, per tutti gli appassionati di corsa, e di ultramaratona in particolare, è semplicemente “Pirì”. È il direttore di corsa della 100 km del Passatore, da Firenze a Faenza, colui che alla fine della gara consegna al vincitore e alla vincitrice “e caplaz”, il cappellaccio simbolo dei briganti come Stefano Pelloni, il “Passator Cortese, re della strada, re della foresta” citato da Giovanni Pascoli.
Quando basta il soprannome
“Pensate che i postini di Faenza molte volte gli hanno consegnato lettere e cartoline provenienti da tutte le parti del mondo, ma indirizzate solo così: “Pirì – Borgo – Faenza”. Pirì è universale” aveva scritto nel 2009 Giuliano Bettoli nel pamphlet “Pirì, e basta”.
In questa domenica 19 settembre, Pirì compie 90 anni, essendo nato in questo giorno del 1931 a Borgo Dulbecco, oggi pieno territorio di Faenza, “fra Porta delle Chiavi e il ponte sul lamone”, covo di briganti “sanfedisti”, fedeli al papa, ci dice la Storia, quasi a suggerire un senso di predestinazione.
L’idea che cambia la vita
L’idea che lo legherà alla storia dell’ultramaratona prende forma nel 1969, quando, come ha ricordato più volte, «Con Alteo Dolcini fondammo la Società del Passatore, con lo scopo di propagandare tutto ciò che è ‘Romagna’: cultura, sport, gastronomia. Lui stilò lo Statuto e il famoso motto: “Sol da dê, gnit da cmandê” (solo dare, niente da comandare, nel senso di “pretendere”), che era poi il motto che il poeta Spallicci aveva dato ai Canterini di Forlì. È il ‘salto’ della mia vita. Nel 1973 Dolcini e Checco Calderoni ebbero la grande idea di organizzare la prima Cento Chilometri del Passatore, da Firenze a Faenza».
Partito come “Camminata escursionistica” (nel 1973 parlare di “corsa di 100 km” sarebbe probabilmente stata percepita come una follia), il “Passatore” crescerà nel tempo e si nutrirà delle capacità di dirigente sportivo di Pirì, ex calciatore di buon livello, e dei suoi consolidati rapporti politici nel partito della Democrazia Cristiana, da Amintore Fanfani a Pierferdinando Casini, che fu presente al suo matrimonio con Tatiana Khitrova, il 16 ottobre 2004.