Golden Gala – Bolt e le altre stelle in onore di Mennea

Golden Gala – Bolt e le altre stelle in onore di Mennea

05 Giugno, 2013

Lo Stadio Olimpico torna ad accendere i riflettori sulla grande atletica giovedì sera, 6 giugno, in occasione del Golden Gala dedicato da quest’anno a Pietro Mennea, vincitore nell’edizione inaugurale del meeting capitolino nel 1980, pochi giorni dopo il trionfo ai Giochi olimpici di Mosca sui 200 m.
Per ricordare la Freccia del Sud non poteva mancare la Freccia di Trelawny, Usain Bolt, che torna a Roma per il terzo anno consecutivo dopo i successi sui 100 m nel 2011 in 9”91 e nel 2012 in 9”76, record del meeting. Proprio Bolt ha avuto parole di stima nei confronti di Mennea durante la conferenza stampa di martedì, 4 giugno: “Sono orgoglioso di poter gareggiare a Roma in onore di Mennea, un grande campione che ha fatto onore al proprio Paese. Spero che i miei connazionali mi ricorderanno, quando mi ritirerò, come hanno fatto gli italiani con Mennea”.
Bolt affronterà al suo debutto europeo il bronzo olimpico statunitense Justin Gatlin, vincitore delle prove di Diamond League di Doha (9”97) e Eugene (9”88 ventoso), Mike Rodgers (9”96 in questa stagione), l’ex campione del mondo Kim Collins e l’azzurro Michael Tumi, medaglia di bronzo sui 60 m agli Europei indoor di Goteborg e autore di un buon 10”19 a inizio stagione a Gavardo, sotto la pioggia.
Il Golden Gala non sarà solo Bolt, ma offrirà un cast molto ricco di medagliati olimpici e mondiali con tante belle gare di mezzofondo, da sempre piatto forte del meeting romano su una pista che ha visto sfilare tutti i più grandi campioni come Said Aouita, primo uomo sotto i 13 minuti nei 5.000 m, Moses Kiptanui, primatsiata a Roma, sempre sui 5.000 m e Hicham El Guerrouj, due volte recordman sui 1.500 m e nel miglio nel 1998 e nel 1999.
Il clou del mezzofondo è rappresentato dalla bella sfida dei 5.000 m maschili, che vedranno impegnati otto atleti con un personale sotto i 13 minuti. La stella annunciata è il diciottenne Hagos Gebrehiwet, primatista mondiale juniores sui .5000 m a Parigi St. Denis e campione del mondo juniores di cross in questa stagione. Gebrehiwet, da molti considerato come l’erede di Bekele e Gebrselassie, ha già cominciato a fare faville in questa stagione di Diamond League, vincendo i 3.000 m a Doha e i 5.000 m nella piovosa e fredda New York. Il giovane etiope dovrà vedersela con l’argento olimpico Dejan Gebremeskel, con Edwin Soi, vincitore a Eugene, sabato, davanti al campione olimpico Mo Farah con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 13’04”75, col giovane Isiah Koech, quarto ai Mondiali di Daegu e quinto alle Olimpiadi di Londra e vincitore della Diamond League 2012, col bronzo olimpico Thomas Longosiwa, col talento etiope Yenew Alamirew, terzo a Eugene, e con la medaglia d’argento dei Mondiali di cross, Imane Merga.
Spettacolo assicurato anche nei 1.500 m femminili, dove si sfideranno la vincitrice dell’ultima edizione, Abeba Aregawi, Genzebe Dibaba e la campionessa mondiale juniores di questa distanza e di corsa campestre, Faith Kipyegon. Aregawi, laureatasi campionessa europea con la maglia della Svezia, sua patria d’adozione, ha vinto la prima tappa della Diamond League a Doha in 3’56”60 sfiorando di sei centesimi il record personale stabilito proprio nell’ultima edizione del Golden Gala. Nel meeting del Qatar ha preceduto la Kipyegon (3’56”98, record aficano juniores e del Kenya) e la Dibaba, che incrocerà nuovamente all’Olimpico.
Gli appassionati che affolleranno potranno poi gustarsi la grande sfida degli 800 m maschili tra il campione del mondo indoor, Mohamed Aman, e il campione olimpico dei 1.500 m, Asbel Kiprop. Aman è reduce dalla vittoria in Diamond League a Eugene in 1’44”42 ed è stato secondo a Doha alle spalle di David Rudisha. Kiprop, che ha un personale sugli 800 di 1’43”15, ha vinto i 1.500 m a Doha e a Shanghai ed è stato battuto nel Bowerman Mile di Eugene da Silas Kiplagat. Sugli 800 m i due campioni si sono sfidati solo una volta, una volta due anni fa, al Memorial Van Damme di Bruxelles. In quell’occasione Aman finì secondo davanti a Kiprop nella gara vinta da Rudisha.
Il programma del mezzofondo offrirà anche i 3.000 a siepi femminili, dove la favorita sembra essere la keniota Lydia Cheromei, che ha vinto a Doha con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 9’13”75 e a New York. Tra gli altri nomi di spicco, vanno ricordati quelli dell’etiope Sofia Assefa, bronzo olimpico, e di Milcah Chemos Cheywa, bronzo ai Mondiali di Berlino 2009 e Daegu 2011.
La Diamond League approda in Europa dopo le prime quattro tappe fuori dal Vecchio Continente. Saranno oltre una trentina le medaglie olimpiche di Londra in gara all’Olimpico in una serata di atletica spettacolo che richiamerà stelle di assoluto livello come la campionessa olimpica dei 200 metri, Allyson Felix, il campione mondiale e olimpico del salto triplo, Christian Taylor, le saltatrici in alto Anna Chicherova e Blanka Vlasic e il campione olimpico e europeo del salto con l’asta, Renaud Lavillenie.
La notte dell’Olimpico sarà anche un’importante vetrina per gli atleti italiani: Nel salto in alto femminile debutta in Diamond League la campionessa mondiale juniores Alessia Trost, che, dopo la sensazionale stagione indoor culminata con i 2.00 m a Trinec e il quarto posto agli Europei indoor di Goteborg, sfiderà per la prima volta le due regine della specialità, le già ricordate Chicherova e Vlasic. Chicherova, campionessa mondiale e olimpica nelle ultime due stagioni, ha già saltato 2.02 m al meeting IAAF World Challenge di Pechino. La croata è tornata dopo un 2012 di forzato stop per un grave infortunio vincendo la tappa della Diamond League di New York con 1,94 m sotto la pioggia battente.
Sulla pedana del triplo maschile Daniele Greco gareggerà da campione europeo indoor in carica dopo il fantastico titolo continentale al coperto conquistato a Goteborg con 17,70 m. Il giovane pugliese allenato da Raimondo Orsini, quarto alle Olimpiadi di Londra alle spalle dell’amico Fabrizio Donato, se la vedrà con il fenomenale Christian Taylor, il quinto atleta della storia con il 17,96 m realizzato ai mondiali di Daegu. Tornerà in gara anche il primatista mondiale indoor Teddy Tamgho, che dopo un grave infortunio subito nel 2011, è tornato a volare oltre i 17 metri lunedì a Montreuil con 17,01 m finendo alle spalle del finalista olimpico e connazionale Benjamin Campaoré,che ha vinto la tappa di New York davanti a Taylor in condizioni climatiche molto difficili a causa della pioggia e del vento freddo.
Nei 100 a ostacoli la neo primatista italiana Veronica Borsi, che domenica ha polverizzato il record italiano correndo in 12”76 a Orvieto, guiderà un trio di azzurre formato anche dall’ex primatista nazionale Marzia Caravelli e da Micol Cattaneo nella sfida alle formidabili specialiste statunitensi. La favorita sarà la campionessa olimpica di Pechino e argento a Londra Dawn Harper Nelson, che ha ha vinto quest’anno a Doha in 12”60. Occhio anche all’ex campionessa mondiale indoor Lolo Jones, all’ex campionessa universitaria statunitense NCAA Queen Harrison e a Virginia Crawford. Sempre in ambito di corsa con barriere, è da ricordare la prova dei 400 a ostacoli maschili con l’ex calciatore gallese David Greene, campione del mondo a Daegu, e il portoricano Javier Culson, argento mondiale nel 2009 e nel 2011 e bronzo olimpico a Londra, e i 110 a ostacoli con il giovane campione europeo indoor Sergey Shubenkov e il primatista italiano e semifinalista olimpico Emanuele Abate.
Sulla pedana dell’asta dove Sergey Bubka e Thierry Vigneron diedero vita ad una delle più avvincenti gare della storia, nel 1984, Renaud Lavillenie ritroverà i tedeschi Bjorn Otto e Raphael Holzdeppe pochi giorni dopo averli sconfitti a Eugene con la migliore misura mondiale dell’anno, 5.95 m.
Da tenere d’occhio anche la lunghista statunitense Brittney Reese, campionessa olimpica, due volte iridata sia outdoor sia indoor, che ha vinto la tappa della Diamond League con 7,25 m a Doha, tredicesima misura della storia. Un altro protagonista di Doha in gara a Roma sarà il pesista Ryan Whiting, che ha scagliato l’attrezzo a 22,28 m. Whiting sfiderà tutto il podio delle Olimpiadi di Londra: l’oro Thomas Majewski, l’argento David Storl e il bronzo Reese Hoffa.
Si presenta in grande forma anche l’oro olimpico dei 400 m di Pechino, Lashawn Merritt, che sabato sera ha battuto il campione olimpico e mondiale in carica Kirani James in un eccellente 44″32.
I lanci femminili vedranno come protagoniste la giavellottista tedesca Christina Obergfoll, argento olimpico a Londra e vincitrice quest’anno in Diamond League a New York e a Eugene, e la discobola croata Sandra Perkovic, oro olimpico a Londra e dominatrice delle prime prove del circuito nel 2013 a Doha e a New York sempre con lanci oltre i 68 metri.