Riorganizzare l’alimentazione per non ingrassare
Gli infortuni del runner sono spesso collegati all’ingrassamento. Un po’ per l’inattività improvvisa, un po’ per lo stress generato dall’interruzione della preparazione, che ci porta ad aprire il frigorifero con più frequenza del solito, in cerca di dolci, bibite o cibi che appaghino comunque il maggior bisogno di zucchero e di sale generato dallo stress.
Con il programma di allenamento fermo, concentrarsi a seguire un regime alimentare corretto deve diventare l’obiettivo principale. Un vero “secondo programma di allenamento” o “programma alternativo”, da seguire con lo stesso rispetto che riserviamo alle terapie prescritte per la guarigione.
Il runner “in officina”, fermo per stop, deve continuare a mangiare da runner.
«Nel periodo di attesa concentratevi su quello che potrà non solo aiutarvi a guarire, ma anche a diventare atleti migliori. Il riposo notturno e l’alimentazione sono due semplici suggerimenti alla portata di tutti» suggerisce Julia Jones, allenatrice, inventrice dei “corsi di corsa” e collaboratrice di Correre.
Non buttarsi giù di morale
Un altro effetto collaterale è il calo del tono dell’umore, effetto della delusione per la gara sfumata e dell’astinenza del nostro cervello dalle endorfine prodotte con la corsa. Nervosismo e cattivo umore fanno spesso compagnia al runner fermo per infortunio. In più di un caso, il calo della motivazione ha fatto sì che, anche una volta guarito, il runner non sia più riuscito a ripartire con gli allenamenti. Lo stop per infortunio diventa così stop definitivo della carriera sportiva.
Occorre reagire subito alla delusione per l’interruzione. La crisi di motivazione, ad esempio, può essere superata spostando subito in avanti l’obiettivo-gara. A livello motivazionale, inoltre, è utile tornare appena possibile a svolgere attività outdoor non in conflitto con il trauma e la riabilitazione. In molti casi, durante un infortunio è possibile, ad esempio, praticare nuoto, bici o camminata.
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