Fulmini e sport: come correre in sicurezza

Fulmini e sport: come correre in sicurezza

Foto 123rf

Fulmini e sport: facciamo chiarezza

Senza dilungarmi troppo nei dettagli e saltando su come si formano i fulmini (riprenderemo l’argomento sulle pagine della rivista Correre) mettiamo in ordine un pò di informazioni reali su come comportarsi in caso di temporali sfatando delle false credenze. Anche che se i mesi più critici sono quelli centrali dell’estate la tendenza relativa alla caduta dei fulmini è in aumento anche nei periodi autunnali ed invernali proprio a causa del riscaldamento globale.

  • Gli oggetti metallici di per sé non attirano i fulmini perché un fulmine per scaricarsi a terra cerca bersagli con due caratteristiche: forma appuntita e sporgenza rispetto al suolo e questo aumenta se tali situazioni si verificano in ambiente aperto e piatto come un prato in pianura. Un palo della luce in metallo o un albero hanno la stessa possibilità di essere colpiti da un fulmine se sono in campo aperto, non dipende dalla loro composizione.
  • Orologi , GPS e monili in metallo non aumentano la possibilità di essere colpiti da un fulmine a meno di non essere “l’oggetto più appuntito” ed isolato nelle nostre vicinanze.
  • Una fune metallica di una via ferrata, una scala metallica, una ringhiera sono molto rischiose perché la corrente attraverso di esse si propaga e quindi se su una ferrata il fulmine va a cadere sulle sommità della stessa, la corrente ridiscende il cavo o la scaletta e se il soggetto è su di essa è inevitabile essere colpiti.
  • A questo proposito del punto precedente bisogna fare chiarezza anche sui bastoncini da trail/escursionismo o sulle piccozze, e se è corretto riporre nello zaino non sono loro ad attrarre la scarica elettrica a meno che non siano in una posizione sopra elevata rispetto al soggetto, in altre parole se li uso come potrei usare un ombrello col braccio esteso sopra la testa la possibilità di essere colpiti dal fulmine aumenta per il concetto del potere delle punte.
  • Il telefonino non attira i fulmini, ma non è il caso di fermarsi a fare foto o filmati dei temporali, conviene spostarsi il più velocemente possibile in luogo sicuro
  • Correre o camminare velocemente non aumenta il rischio e può essere consigliabile farlo per raggiungere un riparo sicuro ma conviene correre.
  • Anche la prossimità dell’acqua (lago – mare) è un veicolo significativo del rischio che aumenta in modo esponenziale se si è immersi o anche solo con i piedi a mollo.
  • Le biciclette, anche quelle elettriche non aumentano il rischio di essere colpiti, anche in questo caso vale l’essere sporgenti rispetto ad un piano ampio e libero da altri elementi più alti rispetto alla nostra posizione e gli pneumatici delle ruote non isolano dal terreno.
  • In montagna, tra una vetta tondeggiante ed una verticale, la seconda è sicuramente più a rischio ma in entrambi i casi è necessario spostarsi velocemente in posizione di sicurezza.
  • Detto che i ripari sicuri sono case e autoveicoli (effetto gabbia di Faraday) ed escludendo a priori ogni riparo singolo aperto come gli alberi isolati, ombrelloni da spiaggia, un bosco particolarmente fitto come una grotta o il portico di una casina riducono il rischio ma non lo escludono.
  • Se proprio non abbiamo modo di raggiungere un rifugio sicuro bisogna escludere di stare in piedi o distesi a terra nel mentre la posizione migliore è quella di accovacciarsi ad uovo con i piedi assolutamente vicini senza alcuna punta (bastoncino/picozza) che si elevi rispetto alla nostra posizione rannicchiata.
  • I piedi vicini sono indispensabili anche se il fulmine non ci colpisse direttamente ma cadesse nelle vicinanze: le gambe divaricate con i piedi distanti tra di loro genererebbero una differenza di potenziale elettrico consentendo alla scarica elettrica di passare ad un piede all’altro attraverso il corpo anziché per così dire scivolare via.
  • Un metodo per conoscere la propria distanza dal luogo dove è caduto l’ultimo fulmine è contare i secondi che passano tra il lampo ed il rumore: il suono si propaga più lentamente della luce e la sua velocità è di circa 330 metri al secondo il che significa che 3 secondi tra lampo e tuono segnalano una distanza di circa 1000 metri. Attenzione, riuscire a contare sino a 9 (distanza di circa 3 km) non significa non doversi allontanare velocemente alla ricerca di un riparo: i fulmini cadono anche ben distanti dal centro della nube temporalesca.
  • La lettura delle previsioni meteo deve essere, per chi approccia l’attività outdoor, elemento imprescindibile. Anche se come detto i casi di persone colpite dai fulmini sono abbastanza rari, la sicurezza in montagna e in genere nelle attività outdoor passa anche attraverso queste attenzioni.
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