Emma Coburn e Courtney Frerichs hanno firmato un’inattesa doppietta statunitense sui 3000 siepi femminili nell’ottava giornata dei Campionati del Mondo di Londra che si confermano sempre di più come l’edizione delle sorprese.
La medaglia olimpica di Rio de Janeiro Coburn si è laureata campionessa del mondo stabilendo con un eccellente 9’02”77 il record dei campionati, il primato statunitense e la sesta prestazione mondiale all-time. Ancora più sorprendente è stata la medaglia d’argento della connazionale Courtney Frerichs, che ha demolito il record personale con 9’03”77 precedendo la campionessa mondiale in carica Hyvin Kyeng, che ha salvato l’onore del Kenya vincendo il bronzo in 9’04”03. Beatrice Chepkoech è arrivata quarta al traguardo in 9’10”45 dopo aver commesso l’errore di passare per la pista anziché per la riviera ed essere tornata indietro. Completano il ranking delle prime sei la campionessa olimpica Ruth Jebet (9’13”96) e la primatista mondiale Chelliphine Chepsol (9’13”90).
Nel mondiale dei pronostici ribaltati hanno rispettato invece le aspettative Dafne Schippers sui 200 metri, Brittney Reese nel salto in lungo e Pawel Fajdek nel lancio del martello. Schippers si è confermata regina incontrastata vincendo i 200 metri per la scenda volta consecutiva in 22”05 per soli tre centesimi di secondo su Marie Josée Ta Lou, che ha battuto il record nazionale ivoriano con 22”08 arrivando ad un centesimo dal record africano di Mary Onyali. Shaunae Miller Uibo ha riscattato il quarto posto sui 400m vincendo il bronzo in 2”15 precedendo un’eccellente Dina Asher Smith, che ha realizzato il record stagionale con 22”22 sei mesi dopo il grave infortunio al piede,
Marco Lingua si è classificato decimo con 75.13m nella finale del lancio del martello dove il polacco Pawel Fajdek si è aggiudicato il terzo titolo mondiale consecutivo con la misura di 79.81m battendo l’ucraino Valeriy Pronkin (78.16m) e il polacco Wojchiech Nowicki (78.03m).
Gianmarco Tamberi ha realizzato il personale stagionale con 2.29m nelle qualificazioni del salto in alto ma è stato il primo degli esclusi dalla finale in tredicesima posizione. Il marchigiano ha superato 2.22m, 2.26m e 2.29m al secondo tentativo prima di sbagliare tre prove a 2.31m. Mutaz Barshim ha superato al primo tentativo tutte le misure di 2.22, 2.26, 2.29 e 2.31m al primo tentativo con grande facilità.
Nelle semifinali degli 800 metri Caster Semenya ha fatto registrare il miglior tempo con 1’58”90 precedendo Angelikha Cichocka (1’59”32).
Elijah Manangoi si candida come favorito per il titolo dei 1500 metri vincendo la prima semifinale in 3’40”10 davanti a Asbel Kiprop (3’40”14) e a Filip Ingebrigtsen (3’40”23).