Il Memorial Ivo Van Damme di Bruxelles ha regalato una grande notte di mezzofondo e non potrebbe essere altrimenti visto che il meeting è dedicato al grande mezzofondista belga morto in un tragico incidente stradale nel 1976 pochi mesi dopo aver vinto due medaglie d’argento alle Olimpiadi di Montreal negli 800 e nei 1500 metri.
3000 siepi maschili: BIRECH SOTTO GLI 8 MINUTI PER LA PRIMA VOLTA IN CARRIERA
La grande tradizione dei 3000 siepi è continuata anche quest’anno nella tiepida serata belga dove Jairus Birech ha abbattuto la barriera degli 8 minuti per la prima volta in questa stagione. Il keniano, dominatore della Diamond League 2014, ha preso il comando al 2° km dove è transitato in 5’21”31. Birech ha spinto nell’ultimo chilometro prendendo un vantaggio sempre più consistente nei confronti del primatista europeo Mahiedine Mekhissi Benabbad stabilendo con 7’58”41 la decima prestazione di sempre. Mekhissi, diventato celebre per essersi tolto la maglietta prima del traguardo agli Europei di Zurigo (gesto che gli é costato la squalifica), si è riscattato con la migliore prestazione europea dell’anno di 8’03”23. In terza posizione lo statunitense Evan Jager ha stabilito il record del Nord America con 8’04”71.
3000 metri femminili: CHERONO VINCE IL DUELLO CON DIBABA
Anche Mercy Cherono ha centrato l’obiettivo di battere la diretta rivale Genzebe Dibaba sui 3000 metri e vincere la Diamond Race. La keniana, vice campionessa mondiale a Mosca sui 5000 metri, aveva vinto tutti i duelli sulle distanze dei 3000 metri e delle 2 miglie contro la Dibaba in questa stagione. Dibaba si era sempre imposta sui 5000 metri. Tutto si decideva nella finale di Bruxelles. La gara si è decisa nell’ultimo giro quando la campionessa europea dei 1500 metri Sifan Hassan ha preso il comando della gara seguita dalla statunitense Jennifer Simpson Cherono ha lanciato l’attacco ed è entrato in testa sul rettilineo finale superando Sifan Hassan. Cherono ha conquistato il successo in un eccellente 8’28”95. Hassan ha battuto il record olandese con 8’29”38 diventando la seconda donna nella storia dopo Maryam Yusuf Jamal a detenere contemporaneamente tempi sotto i 2 minuti negli 800, sotto i 4 minuti nei 1500, sotto i 8’30” nei 3000 e sotto i 15 minuti sui 5000 metri.Genzebe Dibaba è scesa sotto gli 8’30” con 8’29”41. Jennifer Simpson è scesa sotto gli 8’30” per la prima volta in carriera con 8’29”58 precedendo la connazionale Shannon Rowbury di appena 35 centesimi di secondo
1500 metri maschili: MAKLOUFI BATTE DI DUE CENTESIMI KIPLAGAT
Il campione olimpico dei 1500 metri Taoufik Makloufi ha preceduto di appena due centesimi di secondo il leader mondiale stagionale Silas Kiplagat (3’31”78 contro 3’31”80). L’etiope Aman Wote e’ andato in testa a 300 metri dalla fine.Makloufi ha lanciato l’attacco ai 1300 metri ma sul rettilineo finale Kiplagat ha provato a rimontare sfiorando il successo per due centesimi in un arrivo emozionante. Kiplagat si è potuto “consolare” con il successo nella Diamond Race
800 metri femminili: MARTINEZ VINCE MA IL DIAMANTE VA ALLA SUM
La statunitense Brenda Martinez ha conquistato a sorpresa il successo negli 800 metri battendo in volata sul rettilineo finale la vice campionessa europea Linsey Sharp e Eunice Sum in 1’58”84. Sharp e Sum hanno fatto segnare lo stesso tempo ma la scozzese ha prevalso nella lotta per il secondo posto. Sum aveva già messo in cassaforte il successo nella Diamond Race grazie alle tante vittorie accumulate nella prima parte della stagione.
1000 metri maschili: RECORD POLACCO DI KSZCOT
Nella gara extra non valida per la Diamond Race il campione europeo Adam Kszczot ha battuto il record polacco con 2’15”72 precedendo di due centesimi di secondo Mohamed Aman che a sua volta ha stabilito il record etiope. Quattro centesimi dietro è finito l’altro polacco Marcin Lewandowski.